Mese: Dicembre 2017

Il bisogno di catalogare (e auguri)

Come d’abitudine, a fine anno siamo bombardati di graduatorie. I 5 film, le 10 canzoni, le 10o foto, i 20 video, i 10 sportivi, le 150  parole, i 10  protagonisti… E poi, tra gli eventi più significativi, ecco spiccare i morti illustri. Quando dicembre se ne va, ogni mass media ci propone un riassunto. E io, sostanzialmente, credo che sia un’operazione necessaria, non solo  per capire cosa ci lasciamo alle spalle (illudendoci di entrare in un anno migliore), ma soprattutto perché abbiamo bisogno di “fissare”, di punti di riferimento, di rinfrescare una memoria che è sempre messa a dura prova da un’infinità di informazioni (fake news comprese), bersagliata di nozioni, intasata da parole e immagini. Arrivare a fine anno  e catalogare diventa, dunque, una sorta di aiuto, un’occasione per farci riflettere, ripensare, ripassare. E farci sapere qualcosa che c’era sfuggito, che avevamo dimenticato o che pensavamo fosse accaduto chissà quanto tempo prima. Ben vengano, allora, i riassunti, pur sapendo che la realtà è di una complessità infinita e che, con l’anno nuovo, si riprenderà l’invasione barbarica del “di tutto e di più”. Ecco, vorrei augurare a  voi (anzi, a noi)  un 2018 in cui prevalga  la capacità di scegliere. Non è mica poco, sapete…

 

Venerdì commedia a Vignale

Com’è ormai tradizione, il nostro anno teatrale si conclude a Vignale Monferrato. Venerdì 29 dicembre, alle ore 21.15, nell’Aula Cavour di piazza del Popolo,  la Compagnia Teatrale Fubinese proporrà la commedia “I canonici”, un lavoro che, da aprile, ci sta dando grosse soddisfazioni. Con me in scena ci saranno Maurizio Ferrari, Paolo Tafuri, Franco Mordiglia, Giuseppe Balestrero, Gian Pietro Brusasco, Massimo Bosia, Franca Reposio, Marina Roncati, Claudia Capra e Angelo Balestrero. A invitarci è l’Avis che, al termine, saluterà gli intervenuti offrendo un brindisi. E che sia davvero di buon auspicio per un sereno 2018.

Babbo Natale e la stufa a pellet

Buon Natale a chi è solo e si rassegna, a chi pensa che la solitudine sia meglio, a chi spera, a chi crede di avere perso le speranze. Ai bimbi  che vogliono crescere, agli adulti che non vogliono invecchiare, ai vecchi che vorrebbero tornare bambini. A chi pensa che Natale non abbia senso, a chi trova un senso in ogni piccolo gesto. A chi vede solo salite, a chi sa che una montagna, per tanto alta che sia, prima o poi finisce. Buon Natale a chi ama, non importa come, a chi è amato, non importa quanto. A chi vede la luce senza essere un Blues Brothers, a chi il fiammifero lo usa per illuminare. Buon Natale a chi ha una valigia e a chi si sposta senza bagaglio. Buon Natale a chi crede che 2017 anni fa…, e a chi si meraviglia davanti a un Babbo Natale. Buon Natale a chi continua a raccontare che scende dal camino, anche se in casa ha la stufa a pellet.

Ritorno a scuola

Un piacevole ritorno a scuola, senza studiare e senza neppure sentirsi sotto esame. Stamani, per la festa degli auguri, la scuola elementare di Fubine ha ospitato la Compagnia Teatrale Fubinese. Io e Massimo Bosia, dunque, abbiamo avuto il piacere di proporre un piccolo spettacolo che è stato seguito con (sorprendente) attenzione dagli scolari. Per noi è stato emozionante; gli applausi e i “grazie” ricevuti sono stati un bel premio finale. Al successo della mattinata hanno concorso anche gli Alpini, oltre a sindaco e vicesindaco.

Aggiornamento teatrale

Mentre stiamo lavorando per “Si siamo aggiustati tutti bene”, la commedia che debutterà ad aprile, giunge notizia di un invito al Teatro San Francesco di Alessandria per proporre “I canonici”, la produzione 2017 della Compagnia Teatrale Fubinese. Lo spettacolo nel celebre “teatro dei frati” si svolgerà sabato 2o gennaio 2018 (ore 21.15)  e sarà a carattere benefico, a sostegno dell’associazione Sie (Solidarietà internazionale emergenze). La sera successiva, invece, saremo a Coniolo, sempre con “I canonici”. E, prima ancora, ovvero il 29 dicembre, rappresenteremo la commedia a Vignale Monferrato. Non solo: il 5 gennaio, vi aspettiamo a Viarigi (Asti) con “Va là che vai bene”, lo spettacolo che propongo con Maurizio Ferrari e Massimo Faletti. Infine, vi segnalo che “Fubine Ridens” torna il 13 gennaio con  la compagnia Brofferio di Asti.

Scacciapensieri

Sono reduce da Viarigi dove, con Massimo Faletti, sono stato artefice di uno spettacolo di musica e parole, tra il cabaret e la parodia. Una serata “tra amici”, organizzata dalla Pro loco, per uno scambio di  auguri natalizi in modo divertente. E’ piacevole ricevere i complimenti, alla fine. Ma stavolta c’è stato qualcosa in più. Qualche signora non solo si è congratulata, ma ha ringraziato. E una ha aggiunto: “Per un’ora e mezza mi avete fatto dimenticare tutti i problemi”. Non serve aggiungere altro, credo, se non annunciare che torneremo a Viarigi a inizio 2018, quando ci sarà anche Maurizio Ferrari che, domenica, era assente per indisposizione. Insieme proporremo un nuovo spettacolo… nella speranza di riuscire, di nuovo, a scacciare i pensieri

Stasera, domani e… altre cose

Maurizio Ferrari messo ko dall’influenza ci costringe a esibirci in due. Stasera, alle ore 21, al circolo di Viarigi (Asti), andremo in scena solo io e Massimo Faletti. Proporremo uno spettacolo ovviamente inedito, fatto di gag e canzoni, prima del brindisi con la Pro loco. Contemporaneamente, i gitanti della Compagnia Teatrale Fubinese rientreranno dalla trasferta in Umbria. La “mia” settimana prenalizia, invece,  si aprirà domani alle 9 con la trasmissione radiofonica “Calci al pallone” su Radio Voce Spazio (93.8 fm), durante la quale parleremo anche della vittoria odierna dell’Alessandria a Cuneo. Sempre domani, alle 21, su Radio Gold (88.8, 89.1 fm), la replica del “Salotto del mandrogno” di mercoledì 13. E poi, venerdì ci ritroveremo con la Compagnia Teatrale a scuola a Fubine, mentre sabato mi ospiterà  la casa di riposo di Sale (ebbene sì) per un piccolo spettacolo in occasione del pranzo degli auguri.  Nel frattempo, in farmacia a Fubine, continua la vendita dei cuori di cioccolato a favore di Telethon, fondazione con la quale la Compagnia collabora da tre anni.

 

Le 1.872 mail dello chef che chiude

Beppe Sardi, mercoledì sera, mi ha fatto un bel regalo. Ha interrotto (o meglio, lasciato ad altri) il lavoro nel suo ristorante strapieno per venire a salutare il pubblico del “Salotto del mandrogno”, che tanto lo ha apprezzato in puntate precedenti del talk show. Beppe, oltre a essere un grande chef, è un uomo eccezionale, sempre pronto ad aiutare, a tendere la mano a chi chiede. Non ne farò qui il peana: sappia lui, e sappiate voi, che ho apprezzato parecchio il fatto che, a 15 giorni dalla chiusura del celebre “Il grappolo” e dunque dalla meritata pensione, Sardi ha voluto venire ad abbracciare, virtualmente e fisicamente, gli amici, non importa quanto noti. Ha ammesso di avere pianto, ma anche di dover rispondere a 1.872 mail che in queste ore gli hanno intasato il computer. Sono clienti che lo ringraziano per quel che ha fatto per loro e per la città. Alessandria dovrebbe essere orgogliosa di Beppe. Noi del “Salotto” siamo felici che ci abbia dedicato mezzora del suo tempo prezioso. Un piccolo gesto, che vale molto.

Mercoledì 13 il “Salotto”: gli ospiti

Posso solo promettere che sarà una serata molto varia, e augurarmi che sia pure divertente, interessante, gustosa. Mercoledì 13 dicembre, alle ore 21.30, al circolo La Familiare (viale Massobrio, Alessandria, ingresso libero) torna “Il salotto del mandrogno”, terza puntata della 16esima stagione del talk show. Ospiti: Matteo Zaccaro, campione della trasmissione “L’eredità”; i ricercatori universitari Simona Martinotti ed Elia Ranzato; la cantante Daniela Franchini; Paolo Bolzani dell’Unione ciechi; la scrittrice Anna Alagi; la drag queen Lella Bloom… E, come sempre, sul palco Gianni Naclerio, Franco Rangone, Ugo Boccassi e Gianni Pasino. La carte dei tarocchi ispiratrice della puntata: il Sole. Al termine, degustazione di cioccolato di Giraudi e Malvasia della cantina sociale di Casorzo. E, poiché è Santa Lucia, protettrice della vista, diamo al pubblico anche le carote che, come noto, fanno bene agli occhi.

L’albero di Angela

Vittorio Franzoi era un ex detenuto; nell’aprile 2017, venne ucciso ai giardini della stazione di Alessandria con una bottigliata. La sua colpa era difendere Angela, una donna solita prestare aiuto ai poveri. Angela continua nella sua lodevole attività. E nel luogo del delitto “cura” quello che ha definito “l’albero dei poveri”. Il 23 dicembre sarà addobbato, in versione natalizia, con i regali che Angela, in questi giorni sta raccogliendo da benefattori o acquistando lei stessa. Lo fa per ricordare Franzoi, che si immolò per lei, ma anche per dare una mano alle troppe persone in difficoltà. Sono andato a trovare Angela, alle prese con il confezionamento dei regali. E’ una donna un po’ speciale, la cui storia, speciale anch’essa, ho raccontato sul “Piccolo”, sperando possa servire a risvegliare coscienze assopite…