Mese: Marzo 2020

Come vedere il Salotto

https://meet.google.com/avm-nang-vwy
questo è il link per vedere “Il Salotto del Mandrogno” in diretta stasera, venerdì. Copiatelo e incollatelo sulla barra in alto… E dalle 21.15 potrete vedere lo spettacolo. Per informazioni più precise: www.rivaronesi.it

Sarà un’esperienza nuova, per me che presento, per gli ospiti (il dottor Andrea Rocchetti, il cantautore Dado Bargioni, il direttore del Piccolo, Alberto Marello, la promotrice di eventi Lia Tommi, l’attore Luigi Di Carluccio) e per chi vorrà seguirci, naturalmente tramite computer.

E grazie soprattutto a Massimo Canonico che ci mette a disposizione la piattaforma per i collegamenti e che si presta come regista.

Il teatro senza

Oggi, 27 marzo, è la giornata del teatro. La prima senza attori in scena, la prima senza riflettori che s’accendono e sipari che si alzano. La prima senza spettatori, senza le ansie di un debutto, la fatica delle repliche, i costumi da indossare, il trucco da sistemare. La prima senza manifesti che annunciano, i fotografi che scattano, la gente che ride, si commuove, applaude. La prima senza le critiche e le recensioni, le pacche sulle spalle, le congratulazioni, i registi a dire che “sarebbe potuta andare meglio”, gli autori compiaciuti oppure delusi perché se l’erano immaginata diversamente…

Quante cose mancano in una giornata del teatro senza teatro.

Ma noi teatranti siamo una comunità effervescente, originale, balorda. Non buttiamo via il tempo. Teniamo lontano il virus a colpi di video e iniziative domestiche. Ci sarà chi studia, chi scrive, chi progetta. Chi recita davanti allo specchio, senza abiti di scena ma in tuta da ginnastica. E, quando finirà, saremo pronti a un abbraccio, finalmente.

Il “Salotto del mandrogno” in video

Già vi dico che non sarà la stessa cosa, ma di questi tempi le “stesse cose” non sono d’attualità. Noi, comunque, ci proviamo, soddisfacendo le “grandi richieste” di chi ritiene che il “Salotto del mandrogno” sia un appuntamento irrinunciabile. Quello vero sarebbe stato mercoledì 18; quello finto sarà venerdì 27, alle ore 21.15, naturalmente online. Io condurrò da casa, e a casa saranno anche gli ospiti (Dado Bargioni, Massimo Canonico, Alberto Marello, Lia Tommi, Luigi Di Carluccio, il microbiologo Rocchetti…). Saremo in diretta video, sul web. Alle 21 di quella sera troverete sulle pagine Facebook mia e del Salotto, ma anche degli ospiti stessi, oltre che su questo sito, il link su cui cliccare per collegarsi con noi. Tutto gratuito, naturalmente. Potete farlo da pc, tablet, smartphone. Se avete bisogno delucidazioni, scrivete a info@rivaronesi.it. Speriamo di essere all’altezza delle aspettative ma, soprattutto, ci auguriamo di tornare presto a vederci… come da 18 anni siamo abituati.

Cosa salta

Naturalmente, in tempi di coronavirus, non possiamo non adeguarci, per buonsenso e perché ce lo chiedono le direttive. Avevamo un intenso marzo di spettacolo e, purtroppo, siamo costretti a rivedere il calendario.Venerdì 13, niente show alla Scuola di Polizia; domenica 15 salta “La pausa caffè” in programma a Trino; venerdì 20, niente doppio spettacolo con Valter Ego e Due di Quinta ad Asti; sabato 28, niente “Il racconto del conto della contessa” a Fubine.

Lo spettacolo di Asti è rimandato a venerdì 8 maggio, mentre col “Racconto del conto” vi diamo appuntamento al 9 maggio, alle ore 17.30 a Fubine, nell’ambito di Golosaria.

Ci riserviamo ancora qualche giorno per decidere sul Salotto del mandrogno, in programma la sera del 18 marzo al centro d’incontro Galimberti, e su Fubine Ridens (il 21, in calendario, l’appuntamento con Marco e Mauro).

Per ulteriori informazioni: massimobrusasco@libero.it (335 7291099).

La cura disintossicante e l’ordine dei valori

Dunque, è un weekend anomalo. Senza il solito calcio (giocato e in televisione), senza spettacoli da proporre (quello in calendario è saltato ben prima del coronavirus) o a cui assistere, con i cinema chiusi e la gente preoccupata, se motivatamente o no saprà ciascuno.

Sopravviveremo senza difficoltà. E forse ne usciremo “migliori” se sapremo approfittarne. Ad esempio, facendo cose che, in momenti “normali”, siamo solito rimandare a “quando avrò tempo”. E’ una pausa che dovrebbe indurci a riflettere sulle priorità, sugli attimi che sprechiamo, su chi ci circonda. Possiamo riaprire cassetti e scoprire cose nuove. Il buio d’intorno accende la luce della fantasia e potremmo perfino ricevere un grazie da libri che stavano prendendo polvere. L’emergenza finirà, per fortuna. E, se siamo riusciti a non farci né contagiare dal virus, a non essere direttamente penalizzati, e se ci siamo tenuti alla larga dai bailamme di televisioni e social… ecco, forse, prima o poi, avremo nostalgia di questa cura disintossicante che rimette in ordine i valori.