Mese: Ottobre 2018

“Calci al pallone” cambia orario

Dopo la sperimentazione della settimana scorsa, oggi “Calci al pallone”, la storica rubrica che conduco il lunedì su Radio Voce Spazio, cambia ufficialmente orario. Saremo in onda dalle 8.15 alle 9, sempre sui 93.8 fm. Con me, Luciano Zanon (gradito ritorno, in questa stagione,  dopo un’interruzione lunga troppi anni), don Ivo Piccinini, Giancarlo Bellone e Gianni Sacchi. Menù della puntata del 29 ottobre: il pareggio dei Grigi contro il Gozzano, il calcio minore, la serie A, l’ennesima vittoria della podista alessandrina Valeria Straneo e il trionfo di Hamilton in Formula Uno. Ma, come sempre, la scaletta… nascerà sul momento.

“Andiamo bene” a San Michele

“Va là che vai bene” è il titolo dello spettacolo che stasera, sabato, proporrò con Maurizio Ferrari e Massimo Faletti nella sala polifunzionale di San Michele (via Remotti). Siamo stati invitati dall’Aido, per una serata “promozionale” dell’attività dell’Associazione donatori organi. All’Aido sono molto legato: ogni anno presento “Ti dono una canzone”, la festa canora che l’associazione organizza dando spazio a ragazzi delle scuole cittadine. E, dunque, ho accolto ben volentieri l’invito di Nadia Biancato e del suo staff, trovando immediata adesione dai miei compagni di ventura. Insieme vi proporremo canzoni e gag cabarettistiche. Ed eccezionalmente, un omaggio a Genova, città ferita dopo il crollo del ponte Morandi. Vi aspettiamo dalle 21.15, ingresso libero; prima possibilità di cenare prenotando allo 0131 361596.

Il giornale, Genova e non solo

Poche parole per ringraziare tutti quelli che hanno sostenuto le iniziative che “Il Piccolo” ha promosso per aiutare il Comitato sfollati Ponte Morandi di Genova. Domenica abbiamo consegnato gli oltre 5.000 euro arrivati grazie ai lettori e ai partecipanti alla serata promossa, il 5 ottobre, al Galimberti. E’ stata una piacevole giornata, che ha incluso l’incontro con Ennio e Mimma del Comitato. Penso che l’editrice Soged e la direzione (prima Roberto Gilardengo, poi il suo successore Alberto Marello) abbiano sostenuto al meglio l’iniziativa, resa possibile per merito di tutti coloro che hanno collaborato all’edizione speciale del nostro giornale e degli artisti esibitisi al Galimberti. Un grazie speciale a Lisa di Alturist, che si è presa a cuore il nostro progetto. E, infine, un plauso a chi ha aderito al viaggio di domenica, compresi gli amici dell’associazione Sie, straordinari come sempre. Sul “Piccolo” di oggi vi raccontiamo i dettagli; altro lo troverete sull’edizione in edicola venerdì.

Non si può chiedere di più

Non si può chiedere di più a un inizio di stagione teatrale. Salone pieno, commedia divertente, interpretazione di spessore. “Quel solito sabato” di Francesca Angeli, con i Rouge et Noir (ovvero Monica Carelli e Angelo Marasco), è stato uno spettacolo esilarante, a detta dei numerosi intervenuti. Siamo lieti, noi della Compagnia Teatrale Fubinese, di avere cominciato alla grande la 22esima rassegna Fubine Ridens. Non ci resta che sperare in successi analoghi, a cominciare dalla prossima serata, il 17 novembre, con la compagnia “Non ho capito” di Tortona, diretta da Giorgio Boccassi.

Edizione 22, stasera si comincia

Non è banale arrivare a 22 anni. Ventidue anni di rassegna teatrale vuol dire avere già proposto 150 spettacoli e staccato migliaia di biglietti. Stasera, sabato 20 ottobre, “Fubine Ridens” ripartirà per la 22esima volta. Lo farà al Teatro dei Batù in via Longo, a Fubine, grazie alla Compagnia Teatrale Fubinese, motore della manifestazione sostenuta dal Comune e, soprattutto, dal pubblico che la segue con costanza. Il debutto è affidato alla compagnia Rouge et Noir di Torino, interprete della pièce di Francesca Angeli “Quel solito sabato”.  Il biglietto resta invariato (ormai da anni!) a 7 euro, e c’è possibilità di abbonarsi (a 35 euro) ai 7 spettacoli in cartellone. Per informazioni: 335 7291099. Vi aspettiamo.

Col libro a Itaca

Itaca è l’acronimo che l’associazione CàMon ha scelto per raggruppare una serie di iniziative volte alla promozione del Monferrato. Tra queste, ieri sera, la presentazione di due libri: quello di Cinzia Montagna e il mio. A Pontestura, con Max Biglia a fare da padrone di casa, ho avuto modo di parlare de “Il raduno dei Gramigna”, supportato da Davide Indalezio delle Edizioni della Goccia, la casa editrice che ha deciso di pubblicare la mia opera e diffonderla. Mi preme dire di Max Biglia: organizza una rassegna di grande importanza, alla quale partecipano personaggi del calibro di Gad Lerner, Raffaele Guariniello e Luca Mercalli; servono persone come lui, sincere amanti del territorio, brave e mai banali. Per me è un grande orgoglio essere finito in un palinsesto così prestigioso. Non posso che ringraziare Max, Cinzia Montagna per la cordialità e il numeroso pubblico intervenuto al Teatro VErdi.

A Pontestura con i “Gramigna”

Stasera, mercoledì, alle ore 21, sarò al teatro di Pontestura a presentare “Il raduno dei Gramigna”, il libro che ho pubblicato per le Edizioni della Goccia e di cui trovate notizie dettagliate in questo sito. Sarà un evento particolare, non solo perché avrò il piacere di dividere la scena con l’autrice Cinzia Montagna, ma soprattutto per l’essere finito nel calendario di Itaca, un’intelligente rassegna nata per promuovere e rilanciare il Monferrato. Max Biglia, eclettico promotore di eventi, mi ha voluto. E non posso che ringraziarlo nella speranza di trovare stasera amici e curiosi che vogliano partecipare a un incontro che immagino piacevole e interessante.

“Salotto”, martedì si riparte dal Galimberti

Ebbene sì, ci siamo quasi. La 17esima edizione del “Salotto del mandrogno” è imminente. Domani, martedì 16 ottobre, riprenderemo il talk show che è diventato (così mi dicono) un piacevole appuntamento per gli alessandrini. La novità è il cambio di sede: saremo infatti al centro d’incontro Galimberti di via Pochettini 3, ma non cambieranno né la formula né gli artefici (e l’ingresso sarà sempre gratuito). Domani parleremo di auto (filo conduttore: i mezzi di trasporto), ascolteremo ottima musica, un prete ci racconterà del suo ultimo libro, con l’assessore Borasio affronteremo temi ambientali. Saremo interessanti e leggeri, impegnati ma anche caciaroni, daremo informazioni e pure sorrisi. Il “Salotto” è questo, con l’alto e il basso che si intrecciano, indipendentemente da chi sale sul palco. Per l’esordio al Galimberti, però, ci siamo regalati qualche perla… Se vorrete venirla a scoprire, saremo ben lieti.

La settimana

Succedono cose, questa settimana. Ve ne segnalo quattro che mi riguardano. Martedì 16 alle ore 21.30, al centro d’incontro Galimberti di via Pochettini, Alessandria, comincerà la 17esima edizione del “Salotto del mandrogno”, talk show che ho il piacere di condurre. Una decina di ospiti, parole, musiche, divertimento: gli affezionati salottieri non hanno bisogno di descrizioni, tutti gli altri sono invitati. Mercoledì 17 alle ore 21, invece, al Teatro municipale di Pontestura, presenterò il mio libro “Il raduno dei Gramigna” nell’ambito della rassegna Itaca (con me la scrittrice Cinzia Montagna). Sabato 20, inoltre, al Teatro dei Batù di Fubine, il decollo dell’edizione numero 22 di Fubine Ridens: ospite la compagnia Rouge et Noir di Torino che proporrà la commedia “Quel solito sabato” di Francesca Angeli. E domenica 21, infine, la gita a Genova promossa dal “Piccolo”, durante la quale consegneremo denaro al Comitato sfollati Ponte Morandi.

Se cambia il direttore

Oggi “Il Piccolo”   cambia  direttore: Roberto Gilardengo va in pensione e gli subentra Alberto Marello. Devo ringraziare entrambi, il primo per il servizio che ha prestato al giornale, il secondo per come si è posto e per l’entusiasmo con il quale sta contagiando una redazione proiettata al domani. Marello sarà diverso da Gilardengo perché i tempi sono cambiati e, molto più semplicemente, per ragioni d’anagrafe. Siamo in piena accelerazione. Se bisogna correre, correremo. Speriamo di essere adeguati, anche noi che abbiamo un po’ di anni sulle spalle. La certezza è che, comunque,  l’unico riferimento di me giornalista  saranno i lettori, sperando di trovarne, sempre, di attenti e curiosi. E’ una filosofia che Gilardengo (anzi, il Gila) ha ribadito anche oggi, al cospetto di gente che annuiva. Ed è un buon segno.