Stasera Inter e Siviglia giocano la finale di Europa League e Sergio Viganò non ha dubbi su chi tifare. Interista nel cuore, ha pure fatto il massaggiatore nella “sua” squadra, vincendo lo scudetto, con Mancini allenatore. Ma quella del Viga, che racconto nel libro “Le mani del mago” (edito da Bradipolibiri), è anche una storia di coppe, tra successi (con la Sampdoria e la Lazio, in Coppa delle coppe, ad esempio) e delusioni, la più cocente delle quali è la finale di Champions persa con la Samp, avversario il Barcellona: 1-0, decisivo Koeman che, da poche ore, è il nuovo allenatore della squadra catalana.
Nel mio libro, cerco di raccontare molto di Viganò, grazie anche a Mancini, Vialli, Gregucci, Lombardo… e altri protagonisti che lo hanno conosciuto. Non c’è solo calcio, però; è una storia che mescola casualità a tenacia, amore per un territorio (il Monferrato) e amicizie autentiche, come quella col Mancio, che continua, consentendoci, forse, di scrivere altri capitoli…