Per quanto possa essere divertente una battuta, se non c’è un pubblico che ride ogni tentativo di comicità è inutile. Così a teatro, almeno. Il teatro ha senso solo col pubblico, altrimenti è un’altra cosa. Lo ha detto un giovane attore alessandrino, Davide Panizza, che ho avuto modo di intervistare per “Il Piccolo”.
Il concetto è stato ribadito da suoi colleghi (Alberto Basaluzzo, Emanuele Arrigazzi e Fabio Martinello) intervenuti a un dibatto in streaming organizzato da Francesco Parise. S’è parlato della necessità dell’attore di “ascoltare” il pubblico, dell’energia che arriva dalla platea e di quanto importate, per la riuscita dello spettacolo, sia il “respiro del pubblico”.
Pensateci. Pensiamoci quando torneremo sul palco, quando finalmente si potrà riprendere, quando avremo di nuovo sprazzi di normalità.
E, dall’esperienza Covid, noi teatranti dovremmo imparare anche questo: il teatro ha senso solo se c’è chi ci guarda. Che, cambiando ogni sera, fa sì che le nostre repliche non siano mai uguali.