Se ne va in archivio un anno importante per la Compagnia Teatrale Fubinese, non solo perché è il 40esimo di attività e non solo per l’avvicendamento alla presidenza, con Franco Mordiglia che ha sostituito Massimo Bosia. E’ stato un anno importante perché, malgrado il Covid e i problemi dovuti alla pandemia, abbiamo avuto la forza e anche il coraggio di tornare in scena, di farlo con una commedia che sta piacendo (“Agosto col maglione”) e con uno spettacolo di cabaret (“Facciamo finta che”) che ci auguriamo di riproporre al più presto.
Siamo ripartiti con “Fubine Ridens”, la rassegna a cui siamo molto affezionati, abbiamo conosciuto nuovi amici e rivisto spettatori che ci seguono puntualmente. Ci siamo prodotti in sforzi notevoli per allestire ben quattro appuntamenti per il quarantennale, con tanto di mostra di foto, “panchina teatrale” e altre iniziative forse minori, ma comunque significative, per noi (come ad esempio “L’infernot di Dante”).
Abbiamo riproposto la rassegna a Cuccaro Monferrato e siamo tornati in auge col premio “Fubinese dell’anno”. Inoltre, particolare tutt’altro che insignificante, siamo riusciti a coinvolgere un paio di giovani nel nostro cast nella speranza di poter ancora implementare la “linea verde”. A proposito: non possiamo ignorare le iniziative che hanno interessato i bambini e che proseguiranno nel 2022. Quello che verrà sarà un anno di ritorno al passato con la commedia dialettale ma anche di progetti che profumeranno di futuro. Un futuro tra palcoscenico e platea, cercando di divertirci, nella convinzione che una risata sia sempre un’ottima medicina.