Chi mi segue sa della mia passione per il dialetto, che uso spesso e volentieri anche negli spettacoli della Compagnia Teatrale Fubinese. Non posso che essere lusingato, dunque, dell’invito che mi è arrivato da Castellazzo Bormida dove stasera, martedì (ore 21, area attrezzata), in collaborazione col gruppo Lisòndria Ades, sarà proposto un evento con protagonista il vernacolo.
Con Giordano Bovo, Gianni Prati, Ferruccio Reposi, il Geometra e la Selvaggio, Alfio Schiavoni e Lorella Giordano (ma qualcuno s’aggiungerà, pare), avrò modo di raccontare “di” e “in” dialetto, cercando di dare contributo a un evento che non solo è simpatico ma che definirei necessario.
Non sto a elencarvi i motivi di questa “necessità”: mi limito a dire che più il bagaglio culturale è ricco, meglio è. E il dialetto, di certo, aggiunge ricchezza, di parola, di espressione, di pensiero.