Aspetti un parroco, arriva il traduttore di Joyce, che nella stessa giornata ha scoperto la bontà dello zabaione e che, la sera, ha “dovuto” ascoltare l’inno dei Grigi cantato in dialetto.
Ieri, al circolo Galimberti, è andata in scena la prima puntata della nuova stagione del Salotto del Mandrogno. E non ci siamo fatti mancare soprese. Se l’influenza ha minato un ospite che se n’è rimasto a casa (don Gianluca Depretto) e un altro (il cantante Massimo Torchio) che ha partecipato senza cantare, la buona sorte ci ha offerto la partecipazione di Enrico Terrinoni, che non solo è uno scrittore e un letterato (come avrei scoperto dopo…), ma anche il traduttore di James Joyce, uno dei più celebri scrittori e poeti del secolo scorso.
Terrinoni ha accompagnato il regista Luca Ribuoli ed è salito sul palco con lui, arricchendo una puntata arricchita dai contributi della scrittrice-giornalista Lucana Rota, di Giuseppe Codrino (ha riscosso molto applausi con le sue testimonianze sull’Ucraina), della dirigente delle Professioni sanitarie, Tatiana Bolgeo, e dell’assessore comunale Irene Molina.
E se Gianni Pasino (con Davide Parisato e Cristina Saracano) ha reso un omaggio a Stefano Benni, Serena Imperatrice ha proposto il consueto irriverente oroscopo, mentre Ezio Vescovo e Franco Rangone si sono occupati della colonna sonora.
Pare che il pubblico abbia apprezzato. E, tra pochi giorni, sulle pagine Facebook ‘Il salotto del mandrogno’ e ‘Video servizi tv’ potrete vedere (o rivedere) quanto accaduto.
Un grazie, infine, a Tony Frisina per il puntuale corredo fotografico.