Autore: Massimo Brusasco

L’età giusta (e grazie a tutti)

Ho ricevuto telefonate, sms, messaggi su WhatsApp. Ho avuto un’invasione sulla bacheca di Facebook. Tutto perché ho compiuto gli anni. A molti, moltissimi ho risposto personalmente, ma so bene di non essere riuscito a farlo con tutti. Ci proverò nelle prossime ore, senza  assicurare il risultato. Vorrei abbracciare idealmente, attraverso  poche righe, tutti quelli che mi hanno pensato anche solo per un istante, amici vecchi e nuovi, chi mi conosce per il lavoro, chi per il teatro, chi per il calcio, chi per chissà cosa. A tutti vorrei dire che non mi piace mica tanto compiere gli anni; non mi piaceva da bambino quando volevo crescere, figuratevi ora che non vorrei invecchiare. Sono 48, troppi per certe cose, troppo pochi per altre. Mi piace pensare, allora, che sia proprio l’età giusta.

Teatro, stasera si riparte

Conclusa a Vignale il 29 dicembre, la nostra attività teatrale riparte stasera (venerdì 5) da Viarigi. Torniamo in provincia di Asti per proporre “Va là che vai bene”,  spettacolo che il 17 dicembre, causa influenze varie, venne proposto in versione… modificata. Stavolta, programma completo, con Maurizio Ferrari, Massimo Faletti e il sottoscritto: musica, cabaret, amenità, per un’ora e mezza che ci auguriamo divertente. Appuntamento alle 21.15 al circolo del paese. La rassegna Fubine Ridens, invece, riprenderà sabato 13 gennaio con la compagnia Brofferio di Asti (ore 21.15, teatro dei Batù di Fubine), mentre “I canonici”, ovvero la commedia della Compagnia teatrale fubinese”,  danno appuntamento a sabato 20 alle 21.15 al teatro San Francesco di Alessandria, in via San Francesco d’Assisi. E’ stata invece posticipata a data da destinarsi la replica presta per il 21 gennaio a Coniolo.

Piccolo principe, riti e corsa

— Sarebbe meglio tornare sempre alla stessa ora — disse la volpe. Per esempio, se tu vieni sempre alle quattro del pomeriggio, alle tre io già comincerò ad essere felice. Più si avvicinerà il momento, più mi sentirò felice. Alle quattro comincerò ad agitarmi e sarò in apprensione; scoprirò allora qual è il prezzo della felicità! Ma se tu vieni quando ti pare, non saprò mai quando preparare il mio cuore… c’è bisogno di riti.

— Che cos’è un rito? — disse il piccolo principe.

— È una cosa purtroppo dimenticata — rispose la volpe. È ciò che fa di un giorno un giorno differente dagli altri, una certa ora, un’ora differente dalle altre ore.

… Buon 2018 col “Piccolo principe”. Su suggerimento di Gianluca, cito un passo del celebre capolavoro letterario perché stamani, con Gianluca stesso e con Gianni, ho ripetuto il rito della corsa di Capodanno. Ore 9, argini di Alessandria; 2 gradi, umidità a volontà, quasi nessuno sul tracciato canonico che tanto piace ai podisti. Abbiamo, dunque, rinverdito una tradizione ormai ultradecennale. La consideriamo di buon auspicio. Mescola sport (ma con lentezza…), natura, silenzi, sfida, voglia di combattere la pigrizia, un po’ di follia. Poi, chi vuole cercare metafore della vita è libero di farlo. Per ora, io, i miei due compagni, con il supporto della volpe e del piccolo principe, ci limitiamo ad augurarvi  buon anno.

 

Il bisogno di catalogare (e auguri)

Come d’abitudine, a fine anno siamo bombardati di graduatorie. I 5 film, le 10 canzoni, le 10o foto, i 20 video, i 10 sportivi, le 150  parole, i 10  protagonisti… E poi, tra gli eventi più significativi, ecco spiccare i morti illustri. Quando dicembre se ne va, ogni mass media ci propone un riassunto. E io, sostanzialmente, credo che sia un’operazione necessaria, non solo  per capire cosa ci lasciamo alle spalle (illudendoci di entrare in un anno migliore), ma soprattutto perché abbiamo bisogno di “fissare”, di punti di riferimento, di rinfrescare una memoria che è sempre messa a dura prova da un’infinità di informazioni (fake news comprese), bersagliata di nozioni, intasata da parole e immagini. Arrivare a fine anno  e catalogare diventa, dunque, una sorta di aiuto, un’occasione per farci riflettere, ripensare, ripassare. E farci sapere qualcosa che c’era sfuggito, che avevamo dimenticato o che pensavamo fosse accaduto chissà quanto tempo prima. Ben vengano, allora, i riassunti, pur sapendo che la realtà è di una complessità infinita e che, con l’anno nuovo, si riprenderà l’invasione barbarica del “di tutto e di più”. Ecco, vorrei augurare a  voi (anzi, a noi)  un 2018 in cui prevalga  la capacità di scegliere. Non è mica poco, sapete…

 

Venerdì commedia a Vignale

Com’è ormai tradizione, il nostro anno teatrale si conclude a Vignale Monferrato. Venerdì 29 dicembre, alle ore 21.15, nell’Aula Cavour di piazza del Popolo,  la Compagnia Teatrale Fubinese proporrà la commedia “I canonici”, un lavoro che, da aprile, ci sta dando grosse soddisfazioni. Con me in scena ci saranno Maurizio Ferrari, Paolo Tafuri, Franco Mordiglia, Giuseppe Balestrero, Gian Pietro Brusasco, Massimo Bosia, Franca Reposio, Marina Roncati, Claudia Capra e Angelo Balestrero. A invitarci è l’Avis che, al termine, saluterà gli intervenuti offrendo un brindisi. E che sia davvero di buon auspicio per un sereno 2018.

Babbo Natale e la stufa a pellet

Buon Natale a chi è solo e si rassegna, a chi pensa che la solitudine sia meglio, a chi spera, a chi crede di avere perso le speranze. Ai bimbi  che vogliono crescere, agli adulti che non vogliono invecchiare, ai vecchi che vorrebbero tornare bambini. A chi pensa che Natale non abbia senso, a chi trova un senso in ogni piccolo gesto. A chi vede solo salite, a chi sa che una montagna, per tanto alta che sia, prima o poi finisce. Buon Natale a chi ama, non importa come, a chi è amato, non importa quanto. A chi vede la luce senza essere un Blues Brothers, a chi il fiammifero lo usa per illuminare. Buon Natale a chi ha una valigia e a chi si sposta senza bagaglio. Buon Natale a chi crede che 2017 anni fa…, e a chi si meraviglia davanti a un Babbo Natale. Buon Natale a chi continua a raccontare che scende dal camino, anche se in casa ha la stufa a pellet.

Ritorno a scuola

Un piacevole ritorno a scuola, senza studiare e senza neppure sentirsi sotto esame. Stamani, per la festa degli auguri, la scuola elementare di Fubine ha ospitato la Compagnia Teatrale Fubinese. Io e Massimo Bosia, dunque, abbiamo avuto il piacere di proporre un piccolo spettacolo che è stato seguito con (sorprendente) attenzione dagli scolari. Per noi è stato emozionante; gli applausi e i “grazie” ricevuti sono stati un bel premio finale. Al successo della mattinata hanno concorso anche gli Alpini, oltre a sindaco e vicesindaco.

Aggiornamento teatrale

Mentre stiamo lavorando per “Si siamo aggiustati tutti bene”, la commedia che debutterà ad aprile, giunge notizia di un invito al Teatro San Francesco di Alessandria per proporre “I canonici”, la produzione 2017 della Compagnia Teatrale Fubinese. Lo spettacolo nel celebre “teatro dei frati” si svolgerà sabato 2o gennaio 2018 (ore 21.15)  e sarà a carattere benefico, a sostegno dell’associazione Sie (Solidarietà internazionale emergenze). La sera successiva, invece, saremo a Coniolo, sempre con “I canonici”. E, prima ancora, ovvero il 29 dicembre, rappresenteremo la commedia a Vignale Monferrato. Non solo: il 5 gennaio, vi aspettiamo a Viarigi (Asti) con “Va là che vai bene”, lo spettacolo che propongo con Maurizio Ferrari e Massimo Faletti. Infine, vi segnalo che “Fubine Ridens” torna il 13 gennaio con  la compagnia Brofferio di Asti.

Scacciapensieri

Sono reduce da Viarigi dove, con Massimo Faletti, sono stato artefice di uno spettacolo di musica e parole, tra il cabaret e la parodia. Una serata “tra amici”, organizzata dalla Pro loco, per uno scambio di  auguri natalizi in modo divertente. E’ piacevole ricevere i complimenti, alla fine. Ma stavolta c’è stato qualcosa in più. Qualche signora non solo si è congratulata, ma ha ringraziato. E una ha aggiunto: “Per un’ora e mezza mi avete fatto dimenticare tutti i problemi”. Non serve aggiungere altro, credo, se non annunciare che torneremo a Viarigi a inizio 2018, quando ci sarà anche Maurizio Ferrari che, domenica, era assente per indisposizione. Insieme proporremo un nuovo spettacolo… nella speranza di riuscire, di nuovo, a scacciare i pensieri

Stasera, domani e… altre cose

Maurizio Ferrari messo ko dall’influenza ci costringe a esibirci in due. Stasera, alle ore 21, al circolo di Viarigi (Asti), andremo in scena solo io e Massimo Faletti. Proporremo uno spettacolo ovviamente inedito, fatto di gag e canzoni, prima del brindisi con la Pro loco. Contemporaneamente, i gitanti della Compagnia Teatrale Fubinese rientreranno dalla trasferta in Umbria. La “mia” settimana prenalizia, invece,  si aprirà domani alle 9 con la trasmissione radiofonica “Calci al pallone” su Radio Voce Spazio (93.8 fm), durante la quale parleremo anche della vittoria odierna dell’Alessandria a Cuneo. Sempre domani, alle 21, su Radio Gold (88.8, 89.1 fm), la replica del “Salotto del mandrogno” di mercoledì 13. E poi, venerdì ci ritroveremo con la Compagnia Teatrale a scuola a Fubine, mentre sabato mi ospiterà  la casa di riposo di Sale (ebbene sì) per un piccolo spettacolo in occasione del pranzo degli auguri.  Nel frattempo, in farmacia a Fubine, continua la vendita dei cuori di cioccolato a favore di Telethon, fondazione con la quale la Compagnia collabora da tre anni.