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E adesso lanciamo “La Medusa”

Da qualche settimana, a “Il Massimo consentito”, la trasmissione di Radio Gold (venerdì alle 12.30 sugli 88.8 fm), cerchiamo di costruire la canzone dell’estate, “la risposta alessandrina ad Alvaro Soler”. Il testo è pronto, la musica quasi. Adesso si tratta di assemblare e di cantare. Lo faranno i QMC, ovvero Quelli del Massimo Consentito. Intanto, se vi va,  cominciate a familiarizzare con le parole. E non perdetevi la trasmissione, venerdì prossimo.

 

LA MEDUSA

Sì ti amo, io ti amo

te lo direi dall’Italia agli Usa

della barca il meglio che c’è in cambusa

sei per me la birra sfusa

il fiore che il mio naso annusa

una bocca giusta per la cornamusa

non lasciarmi con una scusa

mi ferisci come una medusa

Oh no, la medusa no, oh no

Sì, ti amo, io ti amo (ribadisco: io ti amo)

sei d’amare anche in montagna

sei il gioco in borsa con cui si guadagna

bella come il sole della Spagna

il premio sull’albero della cuccagna

la besciamella della mia lasagna

possibile che tu non mi capisci

e come una medusa mi ferisci

Oh no, la medusa no, oh no

Sì, si, ti amo, io ti amo (dovrebbe esserti ormai chiaro che ti amo, zuccona)

te lo urlerei da tutti i balconi

sei necessaria come la zip dei pantaloni

la maglietta fina per Baglioni

le sabbie sulle spiagge di Riccioni

per me sei Trony, non hai paragoni

te lo dico così papale papale

come una medusa non farmi male

Oh no, la medusa no, oh no

Sì ti amo, io ti amo (devo tatuarmelo sulla fronte per farti capire che ti amo?)

mi piaci come lo spaghetto al dente

il sole calante e il dì dopo nascente

il dentifricio che è al fluoro perdente

un regalo passato pur sempre un presente

te lo ripeto perché fui un ripetente

possibile che tu, te l’ho già detto prima

come una medusa… non mi vien più la rima

Oh no, la medusa no, oh no

Il pienone

Hanno continuato ad aggiungere sedie, perché è arrivata molta più gente del previsto. E non posso che essere soddisfatto, sperando che tutti abbiano potuto godere di un bello spettacolo. ieri sera, “Il Salotto del mandrogno” ha registrato un “pienone” come non mai. Ho cercato di capirne il motivo, e non mi sono dato una risposta. Penso che molto merito vada agli ospiti (Oria Trifoglio, Monica Formaiano, Enzo Amich, Massimo Castelli, Remo Benzi, Ferdinando Caputi, Vittorio Todarello, Vincenzo Talento), alla formula… e anche all’impegno che lo staff della Familiare ogni mese dedica a questo talk show ormai popolare. Da parte mia,  un grazie di cuore a tutti. Lunedì alle ore 22, la puntata sarà replicata su Radio Gold (88.8, 89.1). E a giugno chiuderemo la 16esima edizione con qualcosa di speciale, di cui presto vi racconterò. (ps: grazie anche a Tony Frisina per la consueta documentazione fotografica, oltre al cast fisso composto da Gianni Pasino, Ugo Boccassi e Franco Rangone).

Il Salotto (stasera) e altre cose

Stasera, giovedì 24, vi aspetto al “Salotto del mandrogno”. Si inizia alle 21.30, come sempre alla Familiare di viale Massobrio. Con me vi attendono Gianni Naclerio, Franco Rangone, Gianni Pasino e Ugo Boccassi, oltre agli ospiti “di giornata”: Oria Trifoglio, Monica Formaiano, Massimo Castelli, Remo Benzi, Enzo Amich, Antonio Traversa, Vittorio Todarello, Vincenzo Talento, Ferdinando Caputi. Avremo dunque un’ostetrica, un assessore, un archeologo, un sindaco, il presidente del club Bordino, due musicisti, due imprenditori… Penso che sarà una serata interessante.  Ma prima, sempre giovedì, però alle 7.30 sono ospite di “Edicola Signorelli”, la trasmissione di Telecity (canale 111) visibile anche sul web. Comincerà così un lungo weekend che include il programma radiofonico, la presentazione di un libro, una serata sul ciclismo, la presentazione delle auto storiche del circuito Bordino… Vi dirò, se avrete la bontà di seguirmi…. Ps: domenica debutterà ufficialmente “Com’è bello far l’amore da Fossano in giù”, il nuovo spettacolo di Marco e Mauro, di cui sono coautore.

Il libro anche da Berardini (e a Fubine)

Non solo alla  Mondadori di via Bergamo angolo via Trotti, ma, da oggi,  anche alla storica libreria Berardini di via San Giacomo della Vittoria si può trovare “Il raduno dei Gramigna”, il romanzo fresco di uscita che ho l’onore di pubblicare per le Edizioni della Goccia. Ad Alessandria, dunque, “il libro c’è”. Da stamani, inoltre,  si trova anche a Fubine (Bar Di Sotto, Bar Centro, cartoleria Cosa di Carta), perché d’accordo che “nessuno è profeta in patria”, ma ci è parso  doveroso rifornire a dovere il paese dell’autore… E poi vi ricordo la versione ebook… e presto anche su Amazon.

Il Salotto giovedì 24: gli ospiti

Giovedì 24 maggio, alle ore 21.30, al circolo La Familiare di Alessandria (viale Massobrio), ottava puntata della 16esima edizione del talk show “Il Salotto del mandrogno”, che ho il piacere di condurre col contributo di Gianni Naclerio, Franco Rangone, Ugo Boccassi e Gianni Pasino. Ricco il cast degli ospiti: Oria Trifoglio, per 40 anni responsabile di Ostetricia e Ginecologia ad Alessandria; Monica Formaiano, assessore; Ferdinando Caputi, archeologo; Massimo Castelli e Remo Benzi, promotori di iniziative per gli 850 anni di Alessandria; Enzo Amich, vulcanico sindaco di Coniolo;  Vincenzo Talento e Vittorio Todarello, musicisti della Al Swing Orchestra; Antonio Traversa, presidente del Club Bordino. La carta dei tarocchi sorteggiata per questa puntata è “La morte”. Lo spettacolo sarà registrato da Radio Gold che lo manderà in onda lunedì 28 maggio alle ore 22. Ingresso libero.

Non resta che ringraziare

Si chiude una giornata che per me è stata importante. Non è che tutti i giorni si presenta un nuovo libro, d’altronde. Oggi l’ho fatto, alla libreria Mondadori. E’ stato bello,  con la collaborazione di Ettore Grassano e Dado Bargioni,  compagni nel viaggio odierno. Sono i primi che devo ringraziare, oltre a Davide Indalezio delle Edizioni della goccia, che ha scommesso sulla mia opera, e alla Mondadori che mi ha ospitato. Un grazie poi a Barbara Ricaldone per il disegno di copertina, a Cecilia Ammazzalorso per la foto della quarta di copertina,  a tutti quelli che, a vario titolo, hanno contribuito alla stesura, con spunti e suggerimenti sempre preziosi. Grazie poi a chi mi ha aiutato (e lo farà ancora) a promuovere il romanzo, a chi lo vorrà leggere e a tutti quelli che mi hanno dedicato un po’ di tempo, oggi. Lo hanno fanno fatto  perché incuriositi da “Il raduno dei Gramigna” (è il titolo dell’opera!) o molto più probabilmente per amicizia, valore decisamente prezioso. Trattasi ora, con queste 194 pagine, di non deludere nessuno.

La ventesima dei Canonici

La precisa Lidia, che tiene conti e ricorda quel che ad altri sfugge, assicura che quella di venerdì 18 maggio alle ore 21.15 a Carentino sarà la ventesima replica della commedia “I canonici”. Non è certo un numero da far sobbalzare, ma per una compagnia come la nostra, assolutamente dilettantistica e animata solo dal volontariato e dallo spirito di servizio, il dato è comunque significativo. E per il raggiungimento del traguardo non posso non ringraziare tutti quelli che contribuiscono al successo dello spettacolo, sia sul palco che dietro le quinte, oltre che ovviamente al pubblico, che ci segue sempre con passione. E che, mi auguro, faccia così anche a Carentino, paese che ci ha ospitato in altre occasioni e che ha il merito, da qualche anno, di impegnarsi per difendere e sostenere il dialetto. “I canonici” non è una commedia in vernacolo, ma il testo ci dà certamente modo di sbizzarrirci anche nella parlata locale. Vi aspettiamo, dunque, nella tensostruttura della Pro loco, associazione che ringraziamo non solo perché ci invita ma anche per quello che fa per tenere vivo un piccolo paese. Per informazioni sulla commedia, potete consultare questo sito.

Succedono cose (da mettere in agenda)

Succedono, anzi succederanno, cose. E ho il piacere di riferirvele, sperando che siano sufficientemente interessanti da indurvi ad appuntarvele in  agenda. Venerdì 18, ad esempio, agli amanti del teatro popolare suggerisco la nostra commedia “I canonici” che, alle 21.15, la Compagnia Teatrale Fubinese proporrà a Carentino, paese che ormai da tempo si è dedicato alla promozione della cultura popolare, con particolare attenzione al dialetto. Adatteremo il testo all’occasione, per quanto possibile. L’ingresso è gratuito. Sabato 19, alle 17.30, vi aspetto invece alla Mondadori, libreria alessandrina all’angolo tra via Trotti e via Bergamo: presenterà (per la prima volta) il mio ultimo libro “Il raduno dei Gramigna”, fresco di uscita. Con me, il giornalista Ettore Grassano e il cantautore Dado Bargioni. Giovedì 24, infine, tornerà “Il salotto del mandrogno” al circolo La Familiare. Il cast è quasi pronto, presto l’annuncio. Voi… state in campana.

 

Partiamo dalla copertina

Tra pochi giorni uscirà il mio nuovo romanzo “Il raduno dei Gramigna”, in lieve ritardo rispetto all’annunciato (era previsto per il Salone del libro di Torino). Qualcosa vi ho già detto, qualcos’altro lo trovate scritto su questo sito alla sezione Libri. Ora vi racconto, semplicemente, la copertina che ho affidato a Barbara Ricaldone, sapendo che non mi sarei sbagliato. E infatti Barbara ha realizzato un disegno splendido: le dissi che avrei voluto un clima di festa e gente di ogni età. Ha prodotto (con varie tecniche pittoriche) un’opera da applausi che mi auguro la stampa non penalizzi troppo. A lei va il primo dei molti grazie, perché  ho avuto l’aiuto di parecchie persone.

Alessandria, l’Egitto e gli extraterrestri

Sul “Piccolo” in edicola tra poche ore, racconterò di Ferdinando Caputi. Ho avuto il piacere di conoscerlo nel corso dell’ultima puntata del “Salotto del mandrogno”. E’ un personaggio straordinario che si occupa di archeologia. Ha condotto campagne di scavi in Egitto, in particolare nella zona delle piramidi di Giza e della Sfinge, di cui è  riuscito, col suo team, a smentire alcune presunte certezze rispetto al periodo in cui sono state erette. Lui le fa risalire a 12.500 anni fa. Lo ha raccontato al “Salotto”, lo ripete nell’intervista di domani, quanto mai d’attualità dopo che l’Università di Torino ha fatto chiarezza sulla presunta stanza segreta  (che non esiste) nella tomba di  Tutankhamon. Caputi dice anche altro. E cioè che gli antichi Egizi, dediti prevalentemente alla pastorizia, non avrebbero potuto essere in grado di scrivere, peraltro coi complicati geroglifici, ed erigere le piramidi orientate così come sono, cioè seguendo precise norme legate all’astronomia. E allora l’archeologo non escluse che i paleoegizi siano venuti a  contatto con presenze extraterrestri.  Il che renderebbe ancor più affascinante la storia, già di per sé carica di misteri.