Libri
Dopo “Sognavamo le Ragazze Cin Cin“, “Palla tonda teste quadre” e “I Promessi sposi, la Passione e il gatto che non voleva stare solo“, “Il raduno dei Gramigna” e “Le mani del mago”, ecco “Secondo me finisce bene”, un romanzo umoristico pubblicato per l’editore Puntoacapo. Potete trovare il libro nelle librerie di Alessandria, ma anche attraverso il sito www.puntoacapo-editrice.com o scrivendo a massimobrusasco@libero.it.
DOVE CI SIAMO INCONTRATI…
Sabato 12 novembre 2022, ore 17.30, ad Alessandria, Salone espositivo di Palazzo Monferrato, via San Lorenzo 21. Con Fabrizio Priano.
Giovedì 17 novembre 2022, ore 15, a Valenza, biblioteca di piazza XXXI Martiri, con gli iscritti dell’Unitré.
Sabato 26 novembre 2022, ore 18, appuntamento in biblioteca a San Salvatore Monferrato, con Adriana Canepa.
Domenica 11 dicembre 2022, ore 16, a Fubine Monferrato, biblioteca di via Pavaranza. Organizza l’associazione Monferrato 2020.
Giovedì 22 dicembre 2022, ore 21, a Giardinetto, frazione di Castelletto Monferrato, locali della Soms.
Mercoledì 11 gennaio 2023, alle ore 19, ad Alessandria, libreria con mescita ‘Andando e stando’ in via Bissati, aperitivo con l’autore.
Venerdì 3 febbraio 2023, alle ore 21, a Rivarone, Salone dei ciliegi. Dialogo con Rosetta Bertini dell’associazione culturale Arca.
Giovedì 16 febbraio 2023, alle ore 21.15, a Casalcermelli, salone di via Cavour 9, presentazione con l’associazione “Insieme per leggere”.
Venerdì 17 febbraio 2023, alle ore 18.30, a Felizzano, Palazzo comunale. A seguire, aperitivo offerto dall’associazione FelizzanOltre.
Venerdì 24 febbraio 2023, alle ore 18, a Rivalta Bormida, appuntamento in biblioteca, con la partecipazione di Massimo Prosperi, giornalista del settimanale “L’Ancora”.
Sabato 25 febbraio 2023, alle ore 17, al Caffè Alessandrino di piazza Garibaldi ad Alessandria, presentazione del libro nell’ambito dell’evento “Giù la maschera”.
Giovedì 9 marzo 2023, alle ore 21, a Novi Ligure, Casa del giovane, via Gagliuffi 1, si parlerà di “Secondo me finisce bene” nell’ambito della rassegna “Raccontare storie”, organizzata dall’editrice Puntoacapo.
Sabato 1 aprile 2023, alle ore 17, a San Giorgio Monferrato (Al), avrò il piacere di parlare di “Secondo me finisce bene”.
Domenica 7 maggio 2023, alle ore 18.15, ad Arquata Scrivia (Al), in piazza Bertelli, parlerò della mia opera nell’ambito della rassegna “Viaggiamo con i libri”
Martedì 15 ottobre 2024, alle ore 17, a Cascinagrossa (Al) presentazione di “Secondo me finisce bene” alla biblioteca popolare Serafino Bruna.
La prima presentazione è stata mercoledì 26 ottobre 2022, al museo C’era una volta, in piazza della Gambarina, ad Alessandria.
SECONDO ME FINISCE BENE
Anno 2020. Ettore, ex postino, scapolo, orfano, per festeggiare il raggiungimento della pensione si regala un viaggio in Africa. L’esplosione della pandemia di Covid, però, gli impedisce di rientrare in Italia, complice il blocco dei voli. Nel periodo della permanenza forzata e a seguito di un’azzardata escursione in Congo, è sequestrato da una tribù di indigeni che, dopo averlo segregato per alcuni giorni, decide di decapitarlo, cosa prevista per il giorno di Pasqua, secondo un antico rito propiziatorio che si concretizza allo spegnimento di 15 candele.
Durante l’estenuante attesa, Ettore rievoca la propria vita, fra rimpianti, progetti, strampalerie e situazioni imbarazzanti, come quando Adriana, appassionata di calcio e futura psicologa, lo abbandonò sul sagrato della chiesa il giorno del matrimonio, con tutti gli invitati vestiti da clown, in onore dell’associazione benefica alla quale entrambi erano iscritti.
Contestualmente, don Roberto, un suo vecchio compaesano, da tempo missionario in Africa, viene a sapere dalla storica perpetua, con la quale aveva mantenuto i contatti, che l’ex postino era “non troppo lontano” dal proprio villaggio. E così, con due improbabili aiutanti, decide di percorrere centinaia di chilometri per andarlo a raggiungere. Durante il viaggio avventuroso, capisce che Ettore è in pericolo e che la tribù dei tagliatori di teste può essere fatale all’amico. Non gli resta che darsi da fare per raggiungerlo, pur tra mille difficoltà.
Le presentazioni de “Le mani del mago”
“Le mani del mago” sarà presentato martedì 21 dicembre 2021, alle ore 21, al circolo ricreativo di Giardinetto, frazione di Castelletto Monferrato, e domenica 19 dicembre 2021, alle ore 17, alla biblioteca civica di Fubine Monferrato. E sarà anche l’occasione per farci gli auguri.
Il libro è acquistabile in versione ebook, sui siti specializzati in libri e nelle librerie tradizionali. Per informazioni: www.bradipolibri.it, oppure scrivete a edizioni@bradipolibri.it.
Ho scritto un libro che si intitola “Le mani del mago”, con l’intento di celebrare Sergio Viganò un personaggio che ha reso fondamentale la figura del massofisioterapista nel mondo del calcio. Ha lavorato con i più grandi del pallone e vinto scudetti. Ha perfino massaggiato il Papa. Figlio di un massaggiatore anch’egli scudettato (papà Luigi con il Cagliari nel 1970), deve il salto di qualità a sua moglie Tina che comprò uova avvolte da una pagina di giornale su cui c’era scritto che erano aperte le iscrizioni per un corso da fisioterapista. In questo libro si parla di calcio ma non solo. Spesso emerge l’amore per il Monferrato, che Viganò, lombardo di nascita, ha conosciuto grazie al calcio e dal quale non s’è separato più. “Le mani del mago” è anche la testimonianza di come la vita sia fatta di casualità (come l’incontro di Viganò con Roberto Mancini), ma anche di come con talento, impegno e buon cuore nessun risultato possa essere precluso.
ROBERTO MANCINI
Il tecnico della Nazionale italiana, Roberto Mancini, a proposito di Viganò ha detto: “Lui è il Pelè dei muscoli. Se non l’avessi conosciuto, avrei giocato la metà delle partite che ho giocato. E adesso vorrei che venisse in Nazionale: lo aspetto per gli Europei del 2021”.
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“LE MANI DEL MAGO”
Sergio Giosuè Viganò, classe 1941, è stato uno dei più importanti massofisioterapisti del calcio italiano, anche se il calcio italiano non lo sa. O meglio: non lo sa il grande pubblico, perché gli atleti, compresi campioni di primissimo piano, ben conoscono le virtù di quest’uomo dal vocione imponente e dalla tecnica innovativa.
Molti di loro erano soliti rivolgersi a lui malgrado fosse alle dipendenze di altre squadre. E c’è chi continua a farlo, raggiungendo Lu, il paese del Monferrato dove Viganò, nativo di Garbagnate, nel Milanese, s’è trasferito convinto da un cuoco, diventato il suo amico più fidato. Oltre a Roberto Mancini, s’intende. Sì, perché è il tecnico della Nazionale e Viganò formano un binomio quasi indissolubile. Si sono conosciuti per caso, non si sono più lasciati. Mancini ha voluto con sé Viganò come massaggiatore alla Sampdoria (quella che vinse lo scudetto e arrivò in finale in Coppa dei Campioni), poi alla Lazio. E quando è diventato tecnico della formazione biancazzurra, ha chiesto che il suo sodale entrasse nello staff. Stessa cosa all’Inter, poi al Manchester City, poi ancora all’Inter…
Viganò ha vissuto stagioni memorabili. Ha massaggiato il meglio dei calciatori europei, instaurando straordinari rapporti con Vialli, Mihailovic, Lombardo, Tevez, Platt, Montella, Gregucci, che lo considera un secondo padre. Ha lavorato con Gullit, Ibrahimovic e Ronaldo il fenomeno. Ha vinto talmente tanto che lui neanche si ricorda…
Figlio di un massaggiatore scudettato (il padre Luigi, col Cagliari nel 1970), Viganò ha un curriculum prestigioso in cui fa capolino addirittura Giovanni Paolo II.
“Le mani del mago” racconta la vita di un uomo tutt’altro che perfetto, ma protagonista dietro le quinte dove, decisivo per accelerare i tempi di recupero dei calciatori, è stato sempre molto apprezzato. E’ anche un libro sull’amicizia, a cominciare da quella con Mancini. Che di lui dice: “Ho un sogno: portarlo con me in Nazionale e vincere ancora insieme”.
PILLOLE
Gianfranco Matteoli (talentuoso centrocampista di Cagliari, Inter…) fu decisivo per la carriera di Roberto Mancini e Sergio Viganò. Supplicò il Viga di “dare un’occhiata a un ragazzo che si chiama Mancini”. Viganò lo accontentò, senza entusiasmo. Mancini e Viganò divennero amici straordinari: un legame che continua anche ora, col “Mancio” allenatore della Nazionale.
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Sergio Viganò lavorò a lungo all’Alessandria da dove passarono molti giovani talentuosi che sarebbero diventati calciatori importanti: Camolese, Carrera, Gregucci, Sgarbossa… La delusione più cocente a Modena: spareggio col Prato per salire in C1: vinsero i toscani per 3-2. Viganò è ancora convinto che non tutti, quella volta, diedero il massimo…
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Sergio Viganò esordì a San Siro da massaggiatore, sulla panchina del Cagliari, in sostituzione di suo padre malato. I sardi giocavano in casa dell’Inter, squadra della quale il Viga è tifoso. Quando l’Inter segnò il primo gol, Sergio esultò… Non è che quelli che stavano in panchina con lui abbiano gradito particolarmente…
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La Sampdoria dei miracoli aveva un presidente straordinario come Mantovani, un allenatore atipico come Boskov, i gemelli del gol Vialli e Mancini, i polmoni di Lombardo, la mente di Cerezo e una difesa granitica, con Pagliuca in porta. E Sergio Viganò come massaggiatore. Che oggi dice: “Non ci si deve stupire dello scudetto conquistato, semmai del fatto che si vinse troppo poco…”.
…TUTTO IL RESTO LO TROVATE NEL LIBRO!