Mi è arrivato un pacco di libri, spedito da Trieste. Sono le antologie del premio letterario “Ulcigrai”, organizzato dalla assicurazioni Generali. Ci sono i racconti premiati, tra i quali il mio. Al di là della soddisfazione personale (si partecipa per partecipare, ma se si entra in classifica è meglio), non posso non rilevare come le Generali, ormai da tempo, si stiano impegnando per promuovere la lettura, dando spazio ad autori sconosciuti. Lo fanno proponendo un libro di formato decisamente anomalo,  accattivante nella struttura, impreziosito da disegni “ad hoc”; insomma, a margine del concorso, c’è un lavoro immenso, svolto con grande professionalità. Le Generali, così facendo, ottengono visibilità – e ci mancherebbe – ma c’è modo e modo per rendersi popolari. Investire  sulla cultura, sostanzialmente, mi pare una buona idea.

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