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‘Genitori modello’, ci siamo

Sabato 17 alle 21.15 e domenica 18 febbraio alle 17, la Compagnia Teatrale Fubinese presenterà la commedia “Genitori modello”, una delle novità del 2024.

L’idea è di Riccardo Robotti, che ha coinvolto nel progetto me, Marina Roncati e Anna Cioffi, ai quali ha proposto la rivisitazione di un testo di Jasmina Reza che ha per protagoniste due coppie di genitori piuttosto inconsuete, ma forse forse neanche troppo.

Si ride, si riflette, si sospira, si parteggia, ci si vergogna. E’ un mix di sentimenti, di alti e bassi, di chiari e scuri, un po’ come la vita. Sullo sfondo di una Milano in cui i ragazzini fanno i ragazzini, i diverbi di madri e padri i cui difetti non tardano ad affiorare.

Sabato sera siamo prossimi al tutto esaurito; per domenica, al momento, qualche posto c’è ancora. Se vi va, contattate il numero 392 2349719, quello che gli affezionati spettatori della rassegna “Fubine Ridens” ormai hanno imparato a conoscere.

Il weekend di ‘Genitori modello’

Sabato 17 (ore 21.15) e domenica 18 (ore 17), al Teatro dei Batù di Fubine, nell’ambito della rassegna Fubine Ridens, la Compagnia Teatrale Fubinese presenterà una delle produzioni del 2024 (per l’altra, appuntamento ad aprile). Si tratta di “Genitori modello”, commedia per quattro attori che Riccardo Robotti dirige e interpreta con Marina Roncati, Anna Cioffi e col sottoscritto.

Risulta che le prenotazioni stiano andando piuttosto bene. Quindi, il consiglio a chi volesse assistere allo spettacolo è di affrettarsi, chiamando il 392 2349719.

Ispirato da ‘Le dieu du carnage’ di Yasmina Reza, la commedia parte da quanto accaduto in un parco milanese sostanzialmente tranquillo, dove l’undicenne Zaccaria colpisce con un bastone il coetaneo Ivan, procurandogli la rottura di due denti. Annie e Aldo, genitori di Zaccaria, si recano a casa di Ester e Michele, mamma e papà di Ivan, per scusarsi e cercare di derubricare l’accaduto a semplice alterco tra due adolescenti. Però, quando tutto sembra risolversi, le iniziali buone intenzioni precipitano, sopraffatte da incomprensioni, diatribe, rivendicazioni, cattiverie… Qualche drink di troppo, inoltre, fa risaltare il peggio dei protagonisti, alle prese con una casa farmaceutica senza scrupoli, un malcelato razzismo, la passione per l’Africa, un criceto abbandonato…