A cosa serve la scuola

Saputo che Confindustria Cuneo ha informato i genitori dei ragazzi di terza media che servono operai e che, dunque, la necessità di studiare non è poi così alta (scusate la banalizzazione: ho semplificato forse un po’ troppo, ma il concetto è più o meno questo), ho chiesto a Confindustria Alessandria di cosa hanno bisogno  le imprese della nostra provincia. E la risposta è stata “tecnici specializzati”, ovvero quelli che vengono sfornati da istituti superiori che, per fortuna, dalle nostre parti abbonano, e sono di qualità.  Mi sono un po’ rincuorato, non certo perché l’operaio non sia degno, anzi, ma perché si avverte, ancora e per fortuna, la necessità dell’istruzione. Per dire: un operaio istruito è sempre meglio di un operaio che non lo è; un tecnico ignorante è peggiore di uno che sa. Va da sé però che  è preferibile una persona senza diploma ma con un importante bagaglio culturale (libri,  viaggi, informazione, interessi vari…), piuttosto che un diplomato che pensa che il congiuntivo sia una malattia degli occhi. Fondamentalmente, la scuola deve preparare persone, non (solo) lavoratori, ricordando comunque che, in genere, le persone più sono preparate più hanno possibilità di togliersi soddisfazioni in ambito professionale. Post scriptum: giusto l’altro ieri, un importante orafo  mi raccontava della difficoltà di trovare manodopera ma anche impiegati che conoscano due lingue e abbiano voglia di viaggiare…

Massimo Brusasco

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2 thoughts on “A cosa serve la scuola
  1. Stella

    Mi sembra importante proporre questa risonanza: “la scuola deve preparare persone, non (solo) lavoratori”.

     
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    1. Massimo Brusasco

      Credo sia esattamente così, anche se, inevitabilmente, l’iscrizione a scuola presuppone un’idea di massima di quel che si vorrà fare in futuro.

       
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