Sanremo vs Teatro

Il problema, secondo me, non è mettere il Teatro (la maiuscola non è casuale) contro il Festival di Sanremo, come sembrerebbe da certi post sui social, con commenti al seguito. Semmai sarebbe utile “usare” il Festival di Sanremo per promuovere, il prima possibile, l’apertura dei teatri (ma anche dei cinema, direi) consentendo in questo modo non solo a moltissime persone di tornare a lavorare (attori, registi, tecnici, maestranze varie) ma anche al pubblico di tornare in sala e, dunque, di vivere sprazzi di vita più o meno normali.

Il teatro è un luogo sicuro: distanziamento, sanificazione, uso delle mascherine, misurazione della temperatura sono accorgimenti che vennero già presi in molte occasioni nei (pochi) momenti di riapertura, tra un’ondata e l’altra della pandemia. E’ chiaro che contrastare il Covid è la priorità, ma è altrettanto evidente che un teatro è facilmente governabile. E, se è in vigore il coprifuoco alle 22, si potrebbe pensare a spettacoli all’ora dell’aperitivo o, almeno, nei pomeriggi di sabato e domenica. L’importante, a mio parere, è vincere questa paralisi.

Non sfugge a nessuno l’importanza mediatica ed economica del Festival. Ma mi sembra che a troppi sfugga, invece, il fatto che il teatro dà da vivere a migliaia di persone, nel nostro Paese. Ben venga il Festival, dunque, se serve a far parlare di un problema colpevolmente relegato ai margini.

Massimo Brusasco

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