Mese: Giugno 2021

Quarant’anni, la festa

Lieta di avere coinvolto attori che di anni ne hanno molti meno, la Compagnia Teatrale Fubinese si appresta a festeggiare i suoi quaranta. E’ un traguardo straordinario, di cui andiamo fieri. Lo festeggeremo con (e per) Fubine, sperando di coinvolgere quanta più gente possibile.

Per ora gli appuntamenti sono due: sabato 26 giugno, inaugureremo la nostra specialissima mostra che per tutta l’estate caratterizzerà il suggestivo Spalto. Ci ritroveremo alle 18 nella piazzetta del Ponte, davanti al Teatro dei Batù. Domenica 27, invece, l’appuntamento sarà per le 19 alla panchina gigante, in zona Meraviglia. L’evento si intitola “Aspettando il tramonto – AperiTeatro alla panchina gigante”: proporremo gag nella certezza che, comunque, lo spettacolo lo offrirà soprattutto la natura.

A presto, allora. Il regalo che ci potete fare è, semplicemente, condividere con noi questi momenti piacevoli e significativi.

Oggi a Villadeati

Villadeati è un piccolo paese della Val Cerrina in cui si organizza una “grande” rassegna libraria. E sono ben lieto di essere, oggi, il protagonista di uno degli eventi in rassegna.

Oggi, domenica, alle 17.30, infatti, nell’area del “Cortiletto”, avrò modo di presentare il libro “Le mani del mago”, dedicato a Sergio Viganò, massaggiatore pluriscudettato, sincero amico del commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini. Ma non è un libro (solo) di sport: si parla di legami, Monferrato, casualità, impegno, soddisfazioni che arrivano con l’applicazione.

Se avete voglia… ci si vede oggi. Tra l’altro la Val Cerrina è molto suggestiva. E Villadeati merita.

Cosa stiamo facendo

Dopo la “reclusione forzata”, stiamo a poco a poco tornando. La Compagnia Teatrale Fubinese è al lavoro per celebrare i 40 anni di attività. Lo farà dal 26 giugno, giorno in cui verrà inaugurata una mostra fotografica (con sorprese annesse) lungo lo Spalto, nel centro storico di Fubine, dove stamani abbiamo effettuato un sopralluogo. Il 26 debutterà (a Quargnento) il nostro nuovo spettacolo di musica e cabaret intitolato “Facciamo finta che”, mentre, il giorno successivo, proporremo un originale spettacolo alla “panchina gigante” in zona Enosis Meraviglia di Fubine. Luglio sarà un mese impegnativo con le repliche di “Facciamo finta che”, il debutto della commedia “Agosto col maglione” e una mini rassegna teatrale che organizzeremo, per tre venerdì consecutivi, a Cuccaro…

Per i dettagli, vi invito a pazientare. E, naturalmente, a seguire questo sito.

Finalmente il libro

Attendo da più di un anno di poter presentare “dal vivo” il mio libro “Le mani del mano”, pubblicato da Bradipolibri. Finalmente stasera, giovedì 10 giugno, avrò l’opportunità di farlo grazie agli amici di Casalnoceto, paese del Tortonese che ha una Biblioteca molto dinamica e propositiva.

E allora avrò il piacere di partecipare, come già avvenuto anni addietro, alla “Serata sotto il portico”; sarà l’occasione per raccontare di Sergio Viganò, il massaggiatore protagonista del libro, ma anche del suo amico Roberto Mancini (commissario tecnico della Nazionale che domani debutterà agli Europei) e di molti protagonisti del calcio mondiale. Il volume, però, parla anche di altro: l’amicizia, il Monferrato, la casualità, la determinazione…

Il resto ve lo spiegherò a partire dalle 21. E domenica, alle 17.30, presenterò “Le mani del mago” a Villadeati, in Val Cerrina, al circolo “Al cortiletto”.

Giornalista-marziano

Il bello del mio mestiere è che, talvolta, ti capita di spiegare perché è bello. Giovedì mi è stata data l’opportunità di parlare a ragazzi di quinta elementare. Il Covid impone distanze, ma la tecnologia aiuta. Le insegnanti hanno messo un maxischermo in classe… e il resto è venuto da sé.

Problema: ogni volta che si racconta il mestiere di giornalista alle nuovissime generazioni si ha come l’impressione di parlare di qualcosa di tremendamente vecchio e di risultare un soggetto avulso dalla realtà, piovuto da un’altra galassia. Però – mi dicono – gli studenti sono stati affascinati dal racconto o, perlomeno, interessati.

E io a chiedermi, durante l’ora di “lezione”, se qualcuno mai fosse interessato a fare il giornalista quando sarà tempo e, soprattutto, come si farà giornalismo quando i ragazzini di oggi saranno grandi. Immagino che l’informazione non muoia, anche se spesso risulta agonizzante. Tutto il resto, però, va oltre l’immaginazione (almeno la mia)