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Non solo teatro: a settembre si riparte

A settembre riparte l’attività della Compagnia Teatrale Fubinese. Domenica 3, alle ore 21.15, sarò a Felizzano con Maurizio Ferrari e Massimo Faletti per una versione light di “Va là che vai bene”, il nostro spettacolo di musica e cabaret, che impreziosirà la festa dell’Unione sportiva (che inizierà venerdì). Stand al coperto, buon cibo, allegria. La commedia “I canonici”, invece, tornerà in auge la sera del 30 settembre a Castellazzo Bormida in occasione della sagra della zucca, e l’8 ottobre sbarcherà a Lu, il paese che ha ispirato la pièce incentrata, appunto, sul quadro “I canonici di Lu”, realizzato da Pier Francesco Guala nel 1748. I dettagli della commedia li trovate su questo sito.

canonici Brusasco

Il nigeriano col cinghiale

Decidete voi se è una storia che fa sorridere, che disturba, che amareggia,   che deve scatenare irritazione (di chi, poi?) o commozione, che può  fare riflettere… Ci auguriamo, almeno, di poter escludere l’indifferenza. Su Facebook hanno pubblicato una foto: c’è una carcassa di un cinghiale su una bicicletta. Attorno a questa immagine, ruota una storia.  Protagonista un  nigeriano  di 27 anni (in regola con le pratiche per i richiedenti asilo)  che abita a Serravalle; ogni giorno prende il treno per Tortona e in bici va a Sale. Percorso inverso per rientrare. Succede anche  venerdì. Durante il tragitto in bicicletta, in un fossato trova   un cinghiale morto. Lo prende. Spinge la bici fino alla stazione di Tortona, qui lo fermano vigili, Carabinieri forestali,  lo denunciano perché si è appropriato di fauna selvatica, gli sequestrano l’animale. Si intuisce che avrebbe portato il cinghiale sul treno, chissà se per esibirlo come trofeo o, più probabilmente, per mangiarlo in famiglia. Sul “Piccolo”, pubblicando la notizia, ho chiesto se questa è una storia simpatica o triste. Con una considerazione conclusiva: ” Se, alla fin fine, vi ha lasciato un velo  di amarezza,  probabilmente è perché state dalla parte di chi un po’ di sensibilità  ce l’ha ancora”.

Brava Milly

Sul “Piccolo” di oggi racconto, attraverso un’intervista, la storia di Milly. Ha 33 anni, un figlio di due. E una bandana in testa, che usa da quando si è sottoposta a chemioterapia. Milly ha aperto una pagina su Facebook intitolata “Chemiomamma alla riscossa”, attraverso la quale dà consigli e scambia opinioni ma, soprattutto, lancia chiari messaggi a favore della prevenzione “che può salvare la vita”. Milly è una donna coraggiosa, sta combattendo con la malattia e con grande forza ha vinto lo sconforto iniziale. Ripete che non bisogna avere paura di sottoporsi a esami preventivi, soprattutto considerandone l’utilità. Io ringrazio Milly per quello che fa e per la testimonianza che ha portato anche attraverso il giornale. E mi auguro che l’articolo di oggi possa servire. Sarebbe uno splendido risultato.

Due serate un po’ speciali

Prima la Corrida a Fubine, poi lo spettacolo a Frascaro. Agosto è iniziato con due spettacoli che hanno portato allegria, risate, musica. E che il pubblico di entrambi i paesi pare abbia molto apprezzato. La Corrida porta dà un palco a chi vuole esibirsi e, magari, di solito non lo fa: sono lieto che abbiano partecipato “insospettabili”, che hanno deciso di mettersi in gioco. A loro va il mio grazie speciale, che estendo a tutti quelli che, davanti o dietro le quinte, hanno contribuito al successo dell’iniziativa. A Frascaro, venerdì sera, io, Massimo Faletti e Maurizio Ferrari abbiamo presentato il nostro “Va là che vai bene”, musica, cabaret, amenità varie per trascorrere un’ora e mezza divertente. Questa, almeno, è stata la nostra intenzione. Siamo contenti di esserci esibiti davanti a molta gente in un paese “amico” dove ormai ci consideriamo quasi di casa.

Vi aspetto stasera alla Corrida

C’è fermento. Si dice sempre così, mi pare. Stavolta però c’è davvero. E’ quel misto di attesa e curiosità. Succede anche quest’anno prima della Corrida, lo spettacolo dei “dilettanti allo sbaraglio” che torna stasera, martedì, nell’ambito della festa patronale di Fubine. Francamente non so bene cosa succederà: ho sentito prove di canto, visto gente recitare, mi dicono di balletti. Mi risulta che sul palco salgano veterani ma anche debuttanti assoluti. Diciamo che sono curioso quanto molti di voi. La novità  sarà la band dal vivo, che aggiunge valore allo spettacolo. L’ingresso è a offerta  libera, con parte del ricavato la Compagnia Teatrale Fubinese, che promuove la serata su input della Pro loco, andrà a sostenere le attività dell’oratorio.

I piccoli paesi e i grandi della musica

Sono reduce da uno strepitoso concerto a Frascaro, dove, supportato da un gruppo di musicisti di grande livello, ha suonato Billy Branch, uno dei migliori bluesman americani (lo assicura Gabriel Delta, un’autorità del settore). E’ stato uno spettacolo straordinario, reso possibile grazie all’impegno di Cristina Di Sciorno che, qualche anno fa, si innamorò di Frascaro, acquistò casa e nel suo giardino, in tempi recenti, ha allestito un palco e messo tavolini, affidando l’illuminazione alle torce. Suggestioni, emozioni, bel clima. E poi il concerto che, indirettamente, valorizza un paese dove di solito le cose non nascono per caso, ma perché le si programma. E, a proposito di grandi personaggi e piccole località, stasera  a Borgoratto suonerà Ian Paice, batterista dei Deep Purple (evento benefico a sostegno della Lilt). Quando si concretizzano questi binomi, mi pare sempre un qualcosa di miracoloso. In realtà non è così. Viviamo in una zona “ricca di cose” e non si fa fatica a trovare chi le sa apprezzare. Paice e Branch compresi.

Un paese, il teatro, un museo

Domenica siamo andati a Viarigi per recitare e abbiamo trovato un luogo incantevole, ai piedi della torre. Si salgono scale ripide e si arriva su un prato, con palco annesso. Ho preteso non si mettessero quinte: era troppo bella così, da sola, la scenografia. Un po’ rustica, un po’ demodée, molto suggestiva. E, accanto, un museo, uno dei molti dedicati alla civiltà contadina. Ma questo è ordinato, curato bene, razionale, zeppo di curiosità. Vi capitasse, andate a vederlo. Chiedete dell’associazione Retrò, la sede è nell’ex canonica. Poi, naturalmente, c’è stata anche la commedia, quella della Compagnia Teatrale Fubinese, intitolata “I canonici”. Abbiamo trovato anche un pubblico desideroso di divertirsi. E pensiamo che il desiderio sia stato esaudito…

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“Canonici” domenica a Viarigi (con novità)

Una novità nel cast della commedia “I canonici”, che la Compagnia Teatrale Fubinese proporrà domani, domenica 23 luglio, alle ore 21.15 a Viarigi (Asti), nel cortile dell’associazione Retrò (ex canonica). Sarà dei nostri anche l’amico Valter Nicoletta, che abbiamo chiamato a rimpiazzare Angelo Balestrero, purtroppo in non perfette condizioni di salute. Nulla di grave: abbiamo dato appuntamento ad Angelo per altre serate. E gli auguriamo pronta guarigione,  Intanto, a Viarigi, torna con noi Valter, sempre disponibile in caso di necessità; aggiungerà “del proprio” a uno spettacolo che ci sta dando grosse soddisfazioni. Per chi non l’avesse ancora visto, un’altra opportunità, prima di una pausa che crediamo di meritarci.

Corrida, ci stiamo preparando

C’è voglia di partecipare, di divertirsi, di condividere. Lo si farà, anche quest’anno, in una serata speciale, quella della “Corrida” che torna nell’ambito della festa patronale di Fubine, sulla scorta del successo del 2016. L’appuntamento è per martedì 1 agosto, ai campi Cerrina. La Compagnia Teatrale Fubinese sta lavorando sodo per proporre uno spettacolo adeguato alle attese. E, posso annunciarlo fin d’ora, oltre a “inevitabili conferme”, avremo nuove proposte che garantiscono divertimento. Non solo: per la prima volta, il cast sarà impreziosito dalla band che, dal vivo, accompagnerà quelli che vorranno cantare. Non vi anticipo altro, per ora. Ma voi state pronti al peggio.

 

Ciao Giulia

Giulia Russo è morta nell’età dei sogni. Aveva 14 anni e se l’è portata via un tumore al midollo che s’abbatté sul suo piacere di giocare a pallone, sulla voglia di scrivere racconti, di disegnare. Il destino non si impietosisce neppure di fronte alle virtù. Quando decide di colpire, lo fa. Stavolta se l’è presa con una ragazzina che, nelle ultime settimane, ha deciso di mettere per iscritto le sue sventure. E sono parole commoventi, ma anche un carico di speranza e riflessioni che inducono a riconsiderare i valori della vita. Giulia lascia i genitori, un fratellino e un’eredità fatta di parole e disegni, un tesoro che non consola ma che ci conferma che siamo stati fortunati ad averla conosciuta.