Categoria: News

Vorrei ringraziare Beppe Grillo

Vorrei ringraziare Beppe Grillo per avere, improvvisamente, fatto rivalutare i giornali. I giornali veri, dico; quelli che sono registrati in tribunale, che hanno un direttore responsabile (che, dunque, risponde in prima persona), quelli che hanno inviati, corrispondenti e redattori la cui “mission” è informare, creare dibattito serio, cercare di costruire. Nelle democrazie, di solito, succede. Accade anche che il giornalista sia considerato il cane da guardia del cittadino: una bella tutela, dunque, per chi ha il diritto-dovere di essere informato. Da ieri, con Grillo, abbiamo scoperto che invece è il cittadino a dover essere il cane da guardia del giornalista. Non è proprio la stessa cosa. Grillo, che sa parlare al popolo degli scontenti (molti, sempre più, con un’infinità di motivi per lamentarsi) ha buone intuizioni che, però, spesso lo portano a deragliare. Francamente, l’idea della giuria popolare per valutare giornali e tivù mi sembra un’autentica strampaleria più che una provocazione. I giornalisti rispondono ai loro lettori, sovrani quando vanno in edicola (o quando impugnano  il telecomando, o quando sono davanti al computer, nel caso di informazione sul web). E’ un tribunale, quello dei lettori, che personalmente temo molto. Evidentemente non hanno le medesime preoccupazioni quelli che sentenziano  dai blog e dai social, strumenti senza vincoli né  controllo. Un’eccezionale espressione di libertà, per carità. Ma francamente sono un’altra cosa,  che – malgrado le pecche dell’Ordine dei giornalisti e il discutibile lavoro di chissà quanti di noi   – ancor oggi proprio non riesco a preferire.

grillo

 

Corsa, nebbia, sole e piedi per terra

Gli affezionati a questo sito sapranno ormai che il primo post dell’anno parla di running. Ormai da qualche tempo, inizio l’anno correndo. Ore 9, appuntamento con un ristretto gruppetto di amici per il canonico “giro dell’argine”. Stamani a tenermi compagnia c’era solo Gianluca; gli altri, attratti da mare e montagna, immagino ci abbiano seguito col pensiero. Iniziare l’anno correndo è un modo per mescolare metafora, buoni propositi, salute, sport, fatica, pensieri… Non abbiamo record da stabilire, solo l’incombenza di arrivare (senza troppi traumi). C’erano 5 gradi sotto zero, stamani, la brina a colorare. Il  sole sbucava dalla nebbia per allontanarla a poco a poco. Mi piace immaginare  che dopo le tante nebbie “del mondo”, torni il sole a dominare la scena. Lo penso mentre la radio mi descrive la strage di Istanbul, riportandomi immediatamente coi piedi per  terra (correndo, si sa, li si stacca sempre un po’ dal suolo).

corsa

Il 35esimo anno, bella storia

Ieri sera, a Vignale, abbiamo proposto l’ultimo spettacolo del 2016, un anno importante per la Compagnia Teatrale Fubinese, essendo il suo 35esimo di attività. 35 anni sono molti: significa un’infinità di riunioni, serate di prove, palchi, discussioni; ma anche confronto con decine di “colleghi” attori, centinaia di amici incontrati, migliaia di spettatori… Significa, poi, legami forti, entusiasmo, voglia di fare per il proprio paese e non solo, un paese che ora ci ha messo a disposizione un nuovo spazio teatrale, piccolo gioiello che poche compagnie possono vantare. L’ultima performance ci ha visto esibire “solo” in versione trio, con uno spettacolo che portiamo in scena io, Maurizio Ferrari e Massimo Faletti. Una chitarra, due voci, gag, canzoni d’autore e parodie: un mix collaudato e vincente, che fa divertire. Anche ieri, il pubblico che ha aderito all’invito dell’Avis ha dispensato applausi e risate. E’ questo, fondamentalmente, il carburante di un motore che tornerà a girare nel 2017, anno della nuova commedia “I canonici”, ma anche di altre iniziative. La prima? “Fubine Ridens” il 14 gennaio, preludio alla Giornata del dialetto che sarà il 17 e che ci vedrà partecipi.

tutti

Venerdì 30 si recita a Vignale

Sarà ancora una volta Vignale, come da piacevole tradizione, l’ultima tappa dell’anno della Compagnia Teatrale Fubinese. A invitarci, stavolta, è l’Avis che festeggia la ripresa dell’attività invitandoci per uno spettacolo che si svolgerà venerdì 30 alle ore 21.15 nell’aula Cavour di piazza del Popolo. “Va là che vai bene” è il titolo che abbiamo dato a uno show estemporaneo, fatto di gag e canzoni, un po0′ di italiano, un po’ di dialetto, molto buonumore garantito da Maurizio Ferrari e Massimo Faletti, che mi accompagneranno in quest’ultima, piacevole, fatica del 2016. Che poi, quando ci si diverte… non è mica così faticoso. Mi auguro di vedervi numerosi, per festeggiare insieme, con qualche ora d’anticipo, l’arrivo dell’anno nuovo.

iccio2

Tanti auguri con Francesco

“Il Piccolo” ha pubblicato in prima pagina un disegno un po’ speciale. L’autore è Francesco, 5 anni; è affetto da autismo. Durante la festa dell’associazione “Il sole dentro”, ha disegnato se stesso. A chi gli ha chiesto come mai si fosse ritratto con un cerotto sulla fronte, ha risposto: “Perché ho male la testa”. A noi della redazione è piaciuto formulare gli auguri di Natale attraverso questo disegno significativo. Gli auguri giungano soprattutto alle persone in difficoltà, a chi soffre, a chi non trova motivi per sorridere, neanche a Natale. E auguri a Francesco che, con pochi tratti di biro ci ha insegnato molto.

disegno

Stasera il “Procione” a Giardinetto

Poche parole per dirvi solo che stasera, martedì 20 dicembre, alle ore 21, la Compagnia Teatrale Fubinese sarà di scena a Giardinetto, frazione di Castelletto Monferrato (Alessandria). Nello spazio festeggiamenti dell’area Ricaldone, porteremo in scena la nostra commedia “Il paradiso del procione”: sarà l’ultimo appuntamento del 2016 con questa pièce, anche se, il 30, ci faremo ancora gli auguri a Vignale con uno spettacolo musical-cabarettistico. Sul palco, stasera, con me ci saranno Maurizio Ferrari, Doriana Bellinaso, Flavia Bigotti, Paolo Tafuri, Giuseppe Balestrero, Lidia Mordiglia, Sara Amodio e Massimo Bosia. Quasi due ore di divertimento… e poi il brindisi. Vi aspettiamo.

20160506_Piacenza_Il_Paradiso_del_Procione-001

Berta e gli altri: un intenso “Salotto”

Io vi consiglierei di leggere il libro di Paolo Berta. Si intitola “Un tuffo nella vita” ed è la sua storia, scritta con Edoardo Angelino, che parte da un tuffo fatto in un mare con l’acqua troppo bassa. Da quel giorno è diventato tetraplegico. Ma non ha mai smesso di lottare, Paolo, decidendo anche di impegnarsi per gli altri. Consigliere comunale, è artefice dell’associazione Idea che tutela i disabili oltre che uno dei più convinti “sponsor” del centro riabilitativo Borsalino. Il libro è molto crudo nella prima parte, nell’ultima diventa una sorta di “prontuario” per chi è disabile e per i famigliari (con consigli pratici per vincere ostacoli, anche burocratici). In ogni pagina, la voglia di vivere di un uomo costretto a mille difficoltà che però non gli impediscono – anzi, lo sollecitano – a dedicarsi agli altri. Ho avuto il piacere di presentare il libro di Paolo, mercoledì, al “Salotto del mandrogno”, il talk show del circolo Casetta di Alessandria. E’ stato lui ad aprire una puntata che ha visto protagonisti Antonio Maconi, Valentina Frezzato, Manuela Ulandi, Cecilia Forti e Fabio Venturelli (del gruppo musicale  Neighbors), Roberto Novello, Gianni Cavalleri. E poi c’erano Ugo Boccassi e Gianni Pasino e, ovviamente, i musicisti Franco Rangone e Gianni Naclerio. Credo sia stata una serata intensa, interessante. Grazie a chi ha partecipato, rendendola un po’ speciale.

berta1

Il piacere del dialetto

Sono reduce da una serata dedicata al dialetto. L’ha proposta la Pro loco di Carentino, annunciando (parole del presidente Fabio Testa) che è solo la prima di una serie di appuntamenti (il prossimo sarà il 20 gennaio) per non disperdere il “sapere popolare” e, nello stesso tempo, fare conoscere la parlata locale anche alle nuove generazioni. Ieri, si sono messi a confronti dialetti diversi, dal bergamaschese all’alessandrino, passando, appunto, per il fubinese, che ho proposto, in forma di canzone, con Maurizio Ferrari e Massimo Faletti. Abbiamo puntato sull’ironia, sulla satira, sui modi di dire e anche sugli strafalcioni tipici di chi, abituato al vernacolo, vuole cimentarsi con l’italiano. A giudicare da risate e applausi, l’operazione è riuscita. Al di là della nostra performance, è la serata in tutta la sua interezza ad avere destato grande interesse. E bene ha fatto, in apertura, il sindaco Silvia Celoria a citare Umberto Eco che, più volte, ha elogiato il vernacolo. Insomma, se lo diceva pure lui…

carentino

Mercoledì il ritorno del “Salotto”

Mercoledì 14 dicembre, alle ore 21.30, al circolo Casetta di via San Giovanni Bosco, torna “Il Salotto del mandrogno”, talk show condotto da Massimo Brusasco, con il contributo dei musicisti Gianni Naclerio e Franco Rangone e degli opinionisti Ugo Boccassi e Gianni Pasino. Tema della puntata: gli Anni Ottanta. Ospiti: Paolo Berta (autore del libro “Un tuffo nella vita”… vita che nel 1980 gli venne sconvolta); Antonio Maconi, dirigente Asl ed ex consigliere comunale; Manuela Ulandi di Confesercenti; la giornalista della “Stampa” Valentina Frezzato; il fotografo Roberto Novello; la cantante Cecilia Forti con il gruppo Neighbors; Gianni Cavalleri (racconterà la trasferta in Spagna per i Mondiali 1982). Al termine, degustazione di Malvasia di Casorzo e cioccolata di Giraudi. Lo spettacolo sarà registrato da Radio Gold che lo trasmetterà venerdì alle 20.30 sugli 88.8 fm. Ingresso gratuito, come sempre.

io-e-ospiti

Andrea Desimone è il “Fubinese dell’anno”

Andrea Desimone, architetto ora residente a Lu Monferrato, ma fubinese “da sempre”, ha ricevuto il premio “Fubinese dell’anno 2016”. La consegna sabato sera nel corso dello spettacolo “Natale al peperoncino”, terzo appuntamento della 20esima stagione della rassegna Fubine Ridens. A consegnare il riconoscimento (la fibbia d’argento, simbolo del Comune), il sindaco Dina Fiori, il vicesindaco Piero Longo e Massimo Bosia, presidente della Compagnia Teatrale Fubinese che, ormai da tempo, promuove l’iniziativa, volta a celebrare un personaggio che si è particolarmente distinto. Desimone, nel 2016, ha ottenuto prestigio internazionale grazie a un progetto al termine del quale verrà ricreato, alla periferia di Mosca, un “villaggio “(per quasi 2000 abitanti) sullo stile di Portofino. Grazie a questa nuova impresa, Desimone ha potuto dare lavoro – tra gli altri  – ad alcuni giovani architetti che ora lo affiancano nel suo studio di Lu Monferrato.

desimone