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L’amico Francesco

Domani, Francesco Castellani andrà in pensione. Non solo non lavorerà più per il Comune di Alessandria (dispiacerà ai colleghi, immaginiamo), ma, poiché si trasferirà altrove, non sarà più il fotografo del “Salotto del mandrogno”, ruolo che condivideva con Tony Frisina (che, per fortuna, resta). Castellani, dal 1979, è dipendente di Palazzo Rosso, ultimamente destinato ai Servizi sociali. Al “Salotto” si è avvicinato molti anni fa; i suoi contributi sono stati preziosi, soprattutto per la promozione del nostro talk show, prima alla Casetta e poi al circolo La Familiare. Non posso non augurare all’amico Francesco una “buona vita” e che si goda il meritato traguardo. La certezza è che al “Salotto” mancherà di sicuro.

Da un weekend all’altro (prenotate!)

Venerdì sera “Si siamo  aggiustati tutti bene”, la nostra nuova commedia ha debuttato a Rivarone. Ieri sera, al Teatro della Juta di Arquata abbiamo proposto “I canonici”. Oggi… ci riposiamo (o quasi), in attesa del prossimo weekend quando la Compagnia Teatrale Fubinese tornerà al Teatro dei Batù di Fubine per proporre “in casa” lo spettacolo “Si siamo aggiustati tutti bene”. Che, a quanto pare, piace. Grazie al pubblico di Rivarone e a quello di Arquata, e grazie a chi ha organizzato i due eventi. “I canonici” non vanno in pensione ma danno appuntamento a maggio: il 6 (ore 17) a Coniolo e il 18 (0re 21) a Carentino. Chi volesse assistere alla commedia a Fubine (il 14 e il 15 aprile, ore 21.15) può prenotare allo  0131 778461 oppure scrivendo a massimobrusasco@libero.it.

“Si siamo”: stasera si parte (e domani…)

Sarà di nuovo il teatro di Rivarone a tenere a battesimo una commedia della Compagnia Teatrale Fubinese. Lo scorso anno tocco a “I canonici”, stasera (venerdì, ore 21.15, Salone dei ciliegi) a “Si siamo aggiustati tutti bene”, pièce ambientata a Coniolo nel 1927 e dedicato alla rivolta dei cavatori che temono il crollo delle loro case. Un argomento “sociale”, riletto in chiave comica, com’è nel nostro stile. Dunque, stasera si comincia, con Maurizio Ferrari, Doriana Bellinaso, Paolo Tafuri, Franco Mordiglia, Giuseppe Balestrero, Anna Cioffi, Flavia Bigotti, Cesare Langosco e Riccardo Robotti a dividere il palco con me. Li ringrazio fin d’ora per l’impegno profuso, così come un infinito grazie va a Lidia Mordiglia e a tutti quelli (a cominciare da Giancarlo Devidi) che hanno lavorato, e lo faranno ancora, per la riuscita dello spettacolo. E domani, sabato, saremo di nuovo in scena: al teatro della Juta di Arquata Scrivia sono attesi “I canonici”.  Si comincerà alle 21.15.

Verso il debutto

Il 6 aprile, la Compagnia Teatrale Fubinese debutterà con  “Si siamo aggiustati tutti bene”, una commedia nuova di zecca che ho scritto ispirandomi a quanto accaduto a Coniolo nel 1927. I dettagli sullo spettacolo li trovate in questo sito. Vi do appuntamento alle ore 21.15, a Rivarone, paese che già lo scorso anno ci ospitò per il “numero zero” della pièce “I canonici”, che tante soddisfazioni ci ha dato e che non è ancora archiviata (la proporremo sabato 7 aprile al Teatro della Juta di Arquata). I giorni che precedono la “prima” sono indubbiamente “caldi”. Si limano i dettagli, si perfeziona la scenografia, si verificano i costumi. E si ripassa il copione. Essendo dilettanti, ci muove unicamente la passione per quest’arte che la Compagnia coltiva dal 1981. Non posso che augurarmi che possiate apprezzare i nostri sforzi. Il 14 e il 15 aprile saremo a Fubine, al  Teatro dei Batù. Vi invito a prenotare il posto telefonando allo 0131 778461, oppure scrivendo a massimobrusasco@libero.it.

 

E che buon teatro sia

Oggi, 27 marzo, è la Giornata mondiale del teatro. Gli auguri si impongono a chi recita, a chi dirige, a chi pensa alle scenografie e alle luci. A chi scrive i testi, a chi li adatta, ai costumisti. A chi col teatro vive e a chi il teatro cerca di non farlo morire. Ai professionisti e ai dilettanti, a chi investe denaro e a chi investe tempo. A chi sottrae spazio ad altro (o ad altri…), facendo sacrifici, a chi confida nella Siae, a chi la Siae la deve pagare, a chi fa ridere, a chi fa piangere, a chi fa riflettere. E’ la festa degli insegnanti di recitazione e trucco e degli allievi che cercano di imparare. Vorrei fosse la festa, soprattutto, degli spettatori, con l’augurio che siano mossi  sempre da curiosità e consapevolezza, e che abbiano voglia di vincere la pigrizia e uscire di casa per andare in quei luoghi magici dove ogni sera è diversa dall’altra e non c’è spettacolo identico al precedente (anche se si chiama replica). Buon teatro, infine, alla mia Compagnia. Esiste dal 1981; se procediamo, è perché, comunque, ne vale la pena.

Sprecare cibo, un delitto

Quella che si sta per chiudere è  stata una settimana molto interessante sotto molti aspetti, e non mi riferisco certo  all’elezione dei presidenti di Camera e Senato o a eventuali nuove alleanze per governare il Paese. Molto più modestamente voglio segnalare l’iniziativa “4 stagioni” che ha avuto tra i protagonisti Jumpei Kuroda, chef del ristorante stellato “Due buoi” di Alessandria che, dopo avere partecipato martedì al “Salotto del mandrogno”, mercoledì  ha cucinato il pasto per un’ottantina di ospiti della mensa della Caritas. Il tutto aderendo alla campagna contro gli sprechi alimentari e alla giornata dedicata al ricordo delle vittime delle mafie. “4 stagioni” è una intelligente proposta dell’Urp della Regione; Kuroda è uno chef che ha dedicato la sua arte agli altri. “Il Piccolo” è il giornale che si fregia di essere tra i partner dell’iniziativa. Io, personalmente, sono molto lieto di affiancare  le battaglie anti spreco, non solo per una questione culturale ma per il rispetto che si deve a chi deve confrontarsi con   problemi di denutrizione. Per dire: non ci fermeremo, di certo, all’evento del  21 marzo…

Sabato 24 c’è Fubine Ridens

Dopo il rinvio di sabato scorso a causa di un lutto che ha colpito la compagnia ospite, domani, sabato 24 marzo,  torna Fubine Ridens, con il recupero dello spettacolo di 7 giorni fa. Alle ore 21.15, sul palco del Teatro dei Batù salirà la Compagnia di Prosa di Quattordio per proporre la commedia “Caviale e lenticchie”, divertente testo di Scarnicci e Tarabusi. Ingresso 7 euro. Vi invitiamo a prenotare telefonando allo 0131 778461 o a inviare una mail a massimobrusasco@libero.it.

Di seguito, la nota inviata dalla Compagnia relativa allo spettacolo.

C’è tutta la passione e l’impegno in questa compagnia Amatoriale nel fare Teatro e cercare di farlo bene , ciò vuol dire dedicarsi con serietà e gli attori di questa commedia farsesca lo sanno .Tutto si svolge all’interno di una casa un pò sbilenca e malconcia dove vive una famiglia dedita più a cercare di come ingannare il prossimo che a trovare un lavoro capace di  sfamare tutti .
Sembra di vedere quasi un film in costume di Totò, sempre alle prese con la furbizia e la fame atavica.
Dentro questa fatisciente dimora ci vivono dei personaggi variegati come un sedicente commendatore , padre padrone in cerca di truffe , e con Lui una convivente che alla fine sposa,  ed una figlia ,  frustrate dalla vita miseranda che l’uomo costringe loro a vivere.
E’ un porto di mare la casa , un ricettacolo di strampalati personaggi in cerca di fortuna . di riparo , di avventure . Chi vuole impietosire i nobili benefattori  , chi ancora approfittare della confusione per adescare . L’impianto è semplice ,basta creare equivoci ed il gioco è fatto. La trama è divertente , risulta datata rispetto ai giorni nostri , ma gradevole , d’altronde il Teatro è anche evasione.

Ritorno a scuola (con Leone)

La giornata di ieri, conclusasi con il dibattito su Alessandria e l’Università (ve ne parlerò) e cominciata con l’iniziativa “4 Stagioni” alla mensa della Caritas (anche di questo dovrò dirvi), ha incluso un… ritorno a scuola. Sono stato infatti invitato all’istituto Saluzzo a raccontare di “comunicati stampa”. Confrontarsi con gli studenti è sempre utile, ammesso che si abbia voglia di starli a sentire. Sarà che non ho molto da insegnare, ma solitamente imparo più io da loro di quanto loro imparino da me. Sono state comunque due ore (scarse) che penso abbiano interessato il pubblico, composto da alcuni ragazzi di terza superiore. Dalla redazione dei comunicati stampa si è passati alla costruzione di un giornale e all’individuazione delle notizie. Quelle che  ritengo più importanti io non è affatto detto che lo siano anche per i ragazzi, anzi. Abbiamo convenuto, però, che della nascita di  Leone, figlio di Fedez e Chiara Ferragni, ci interessa poco. Però, nella pagina di spettacoli/attualità  di  un giornale generalista, merita comunque grande rilievo. A questo punto, facciamoci delle domande…

Salotto con cane

Si chiama Vercingetorige: è lo splendido pastore maremmano che l’allevatore Dario Capogrosso ha portato al Salotto del Mandrogno di ieri sera. Un cagnone docile, rimasto accucciato sul palco per le due ore di uno spettacolo che a me (che sono chiaramente di parte) è molto piaciuto. Intanto per i racconti di Dario (andatelo a trovare nel suo allevamento di Sarezzano, dove ha quasi 200 cani), poi per l’effervescenza della Bandarotta Fraudolenta, quindi per il contributo portato dagli altri ospiti, dallo chef Jumpei Kuroda (lo sapete che i giapponesi sono parecchi ironici?), a Carlo Piccini di Libera, dalla pittrice Nadia Presotto all’assessore Cinzia Lumiera, per arrivare a Simona Gaviati, produttrice di vino (ottimo il suo Grignolino, mi dicono). E, come sempre, un plauso a Gianni Pasino, Ugo Boccassi, Gianni Naclerio e Franco Rangone, consueti, piacevoli partner. C’era un pubblico numeroso, sono soddisfatto. Un grazie a tutti quelli che hanno collaborato, in qualunque modo l’abbiano fatto. La puntata va in onda su Radio Gold alle 21 di lunedì.

Dalla cucina… all’Università

Domani, primo giorno di primavera, succedono cose importanti. Al mattino, sarò coinvolto (col  “Piccolo”) da  “4 stagioni”, che contrasta lo spreco alimentare, un tema che mi è molto caro. Alla mensa della Caritas di Alessandria il rinomato chef Jumpei Kuroda preparerà un menù molto speciale, utilizzando tra l’altro prodotti delle aziende di  Libera Terra, il consorzio di produttori che coltivano terreni  sottratti alla mafia. Jumpei presenterà l’iniziativa stasera al “Salotto del mandrogno” (ore 21.30, circolo la Familiare, viale Massobrio). Va segnalato che il 21 marzo è la Giornata nazionale in ricordo delle vittime della mafia. In serata, alle 21, a Palazzo Monferrato, “Il Piccolo” organizza il dibattito che parte da una domanda: “Alessandria è città universitaria?”. Avremo ospiti i direttori dei dipartimenti dell’Ateneo alessandrino, il sindaco, rappresentanti di categoria, studenti ed esperti. Credo sia un argomento cruciale per una realtà che ha tanto bisogno di crescere. E che può farlo (anche) con un’Università capace di dare linfa all’indotto.