Categoria: News

Due sere con la nostra commedia

Compagnia Teatrale Fubinese alla ribalta, con un doppio appuntamento. Stasera, venerdì 23, e domani, sabato, saremo in scena con “Il paradiso del procione”, la produzione 2016 che ci sta dando grosse soddisfazioni, inclusi i premi ottenuti al concorso Magnoberta di Castelletto Merli. Stasera torneremo a San Michele (Alessandria), invitati dal circolo Acli di via Remotti; è ormai un appuntamento consueto, a cui aderiamo volentieri. Ingresso gratuito. Sabato, invece, ci attendono gli amici di Cà del Sole a Serravalle Scrivia: sotto la chiesa c’è un accogliente (e capiente) teatro in cui abbiamo già avuto l’onore di esibirci. Onorati di essere stati nuovamente scelti per una rassegna sempre molto partecipata. Del “Paradiso del procione” abbiamo scritto più volte; vi rammento solo che il mio testo è dedicato a quei genitori “costretti” ad attendere i figli fuori dalla discoteca, nel cuore della notte. Poiché, però, ci vuol sempre qualcosa di nuovo… ecco in scena Lidia Mordiglia, al debutto nel nostro cast. Si farà valere di sicuro.

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A San Michele per aiutare i terremotati

Devo ammettere che, quando in redazione lanciai l’idea della cena con l’amatriciana per sostenere le popolazioni terremotate del Centro Italia (colpite dal sisma poche ore prime), onestamente non mi aspettavo che ogni Pro loco, ogni Soms, ogni “qualcosa” si cimentasse in cucina. Però sono stato lieto perché tutto ciò conferma la bontà della proposta, che “Il Piccolo” ha sposato immediatamente, trovando un partner fondamentale nello chef Beppe Sardi, che poi ha coinvolto alcuni colleghi, e un eccellente supporto in don Ivo Piccinini, che ci ha messo a disposizione il bocciodromo di San Michele. Dove, stasera, mercoledì, alle 20, andrà in scena una cena per 300 persone, che sarebbero state molte di più se solo, dal punto di vista logistico, potessimo essere più attrezzati.  Le prenotazioni si sono chiuse con anticipo, al raggiungimento della quota prevista; è un segnale incoraggiante. Così come non possiamo dimenticare il contributo offerto da commercianti e grossisti della provincia grazie ai quali i 15 euro di ogni coperto potranno essere “puliti”:    tramite la nostra Protezione civile, consegneremo l’intero ricavato a persone effettivamente bisognose. Per ora non posso che ringraziare tutti quelli che parteciperanno; lo faccio a nome del “Piccolo” che, nell’edizione di venerdì, vi racconterà l’evento nei dettagli.

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L’arte nel nostro nuovo spettacolo

Il   quadro “I canonici di Lu”, capolavoro di Pier Francesco Guala, l’altro ieri è tornato  a Lu Monferrato, dopo anni di esposizione al Museo Civico di Casale. Per Lu è un grande evento che merita di essere festeggiato. E sabato 24 ci sarà una grande festa. Anche la Compagnia Teatrale Fubinese celebrerà l’evento. La nostra prossima commedia, infatti, si intitolerà “I canonici” e sarà ambientata nel 1748, allorché  i canonici luesi ricevettero da  papa Benedetto XIV la possibilità di indossare cappa e rocchetto; la concessione indusse i canonici a festeggiare per tre giorni e a convocare il Guala affinché realizzasse quel ritratto che  fa notizia ancora oggi.  La Compagnia Teatrale Fubinese, dunque, si concede un tuffo nel passato  per raccontare una “storia vera” contornandola di spunti divertenti, propri di un contesto contadino vivace e brillante. Lo spettacolo debutterà nella primavera del 2017.

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Cerchiamo di tenervi allegri

Sta cominciando un periodo di grandi appuntamenti per la Compagnia Teatrale Fubinese. Venerdì 23, alle ore 21.15, saremo a San Michele (Alessandria) dove presenteremo la nostra commedia “Il paradiso del procione”. La stessa pièce verrà replicata sabato 24 a Serravalle Scrivia (ore 21.15, zona Cà del sole). A ottobre, il sodalizio sarà impegnato nell’organizzazione della giornata benefica (domenica 9) a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. Dal 14 al 16 ottobre, poi, la tre giorni di festa per i 35 anni della Compagnia e i 20 della rassegna “Fubine Ridens” che inizierà il 15. Insomma, cercheremo di tenervi allegri…

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Asti non dorme, Alessandria si sveglia

“Aperto per cultura” è stata una grande manifestazione, mi permetto di aggiungere “senza se e senza ma”. E’ ovvio che non avrà raggiunto la perfezione  ma, indubbiamente, quello andato in scena venerdì sera è stato un evento memorabile, rivoluzionario, brillante per raffinatezza ed eleganza, che inverte la tendenza rispetto a proposte che sanno di riempitivo e che non fanno né apertura, né cultura, né possiedono un’anima. Dopo l’invasione oceanica al “Capodanno” del 31 agosto, Alessandria si è scoperta nuovamente attraente, desiderosa di scrollarsi di dosso  polvere e apatia. Ora che la città pare essersi svegliata, dovrebbe trovare qualche formula magica che la faccia stare sveglia. Come succede ad Asti, tanto per non andare lontano. Ieri mattina, si è consumata la tradizionale sfilata dei paesi che hanno portato in città rievocazioni del tempo che fu: 3000 figuranti, più o meno, tra due ali di folla che ha applaudito il passaggio di trattori d’epoca, personaggi in costumi, animali, musicisti: uno scenario d’altri tempi nel weekend dell’affollatissimo Festival delle sagre (dicono che ci siano numeri in calo rispetto alle precedenti edizioni, ma sono sempre cifre da capogiro) e a pochi giorni dal palio, incastonato in un settembre nel quale la città di San Secondo diventa un polo attrattivo grazie all’enogastronomia, al folclore, alla tradizione ma anche alla capacità di essere davvero capoluogo riconosciuto, caratteristica che forse ad Alessandria manca ancora. Però, voglio essere ottimista.

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Qui dove tutto ebbe inizio

Sono tornato dove tutto ebbe inizio. Mi ci hanno portato gli amici dell’epoca, rimasti tali. Mi ci ha portato, poi, l’amore per il pallone, la voglia di essere su un campo dove giocai a lungo. Ieri ho cominciato un’interessante avventura sportiva: do una mano nella gestione tecnica (esageriamo, dai!) della squadra Giovanissimi 2002-2003 dell’Unione sportiva Felizzano. Militai  anch’io nei Giovanissimi del Felizzano, dopo essere stato tesserato per gli Esordienti e dopo il debutto coi Pulcini. Quando iniziai, l’Italia, di lì a poco, avrebbe vinto i Mondiali in Spagna e, probabilmente,  i genitori di qualcuno dei “miei” ragazzi era nato da poco… Questo post non vuole essere nostalgia ma, anzi, un occasione per fare guardare avanti con entusiasmo, oltre che per ringraziare Ricky Cacciabue, Maurizio Varlotta e tutti quelli che mi hanno accolto e che, nel corso della nuova stagione calcistica,  condivideranno passioni, soddisfazioni e  inevitabili momenti difficili.

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Il binomio cabaret e gelato

Se il meteo non farà troppi scherzi, stasera, martedì, alle ore 21.30, io, Maurizio Ferrari e Massimo Faletti saremo a Frascaro, in piazza Rangone, per proporre musica e cabaret, in concomitanza con la Festa del gelato artigianale. Abbiamo in menù canzoni, parodie, gag comiche… per un’ora e mezza divertente (così è stato, perlomeno, a Borgoratto e Cuccaro, in tempi recenti). Noi vi aspettiamo in piazza, dove l’ingresso sarà gratuito.

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La voglia di distrazione

Credo che sia stata la voglia di distrazione a portare, ieri sera,  così tanta gente a Borgoratto per assistere alla commedia “Il paradiso del procione” della Compagnia Teatrale Fubinese. Penso che, dopo giorni di immagini di  macerie,  polvere,  dolore, si sia voluto prendere una boccata d’aria ristoratrice, garantita da uno spettacolo brillante. Grazie a chi ha partecipato, sottolineando la nostra performance con applausi e risate. Grazie a chi ci ha invitato e sostenuto; ad Anna Cioffi e Sara Amodio “panchinare di lusso” che hanno degnamente sostituito attrici del cast originario; grazie a chi continua a seguirci. Insomma, è stata una bella performance, che speriamo di replicare il 23 settembre a San Michele e il 24 a Serravalle Scrivia. Intanto, martedì prossimo sarò a Frascaro con Maurizio Ferrari e Massimo Faletti per una serata di musica e cabaret inserita nella Festa del gelato.

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Corrida, piacevole follia da 802 euro

Oggi, la Compagnia Teatrale Fubinese ha consegnato 802 euro all’oratorio di Fubine; è quanto è stato raccolto martedì, in occasione della Corrida, lo spettacolo dei dilettanti allo sbaraglio che abbiamo inscenato durante la festa patronale. Abbiamo contato anche molte monetine, mettendole nello stesso salvadanaio dei “pezzi di carta”: una cifra considerevole, il doppio di quello ricavato negli anni passati.  E questo grazie al pubblico che è intervenuto allo spettacolo e a chi alla realizzazione dello show ha collaborato. La Corrida è una piacevole follia, un carnevale fuori stagione, un’uscita dai binari. Abbiamo avuto: una giuria impegnata più a mangiare che a votare, cantanti senza speranza, artisti di avvenire, attori, gente pronta a mettersi in gioco vestendosi da donna o parodiando Renato Zero, il sindaco cantante, il prete ballerino, un presentatore trasformato in autovelox… Se rammarico ci può essere, almeno da parte mia, è la mancanza pressoché assoluta di una fascia d’età piuttosto ampia, che dovrebbe essere quella più propensa al divertimento, alle proposte sbarazzine. Attendiamo i giovani alla prossima occasione. Per la cronaca, la votazione, assolutamente arbitraria, ha  portato sugli scudi  Los Fratellos Tafuros, Les Ses BucIn, la corale parrocchiale e don Macaire. Inutile soffermarsi sul valore dei premi: ci sono cose che non hanno prezzo.

 

A Corrida conclusa

Ho fatto trascorrere 24 ore, prima del bilancio della Corrida organizzata dalla Compagnia Teatrale Fubinese (festa patronale di Fubine, 2 agosto). Sono servite, le 24 ore dico, per cercare di metabolizzare. E ho capito che le cose che ho in mente stasera sono le stesse di ieri. Non tutto è stato perfetto, i tempi si sono dilatati, ci siamo confrontati con la necessità di riempire uno spazio molto ampio, lo spettacolo ha avuto qualche momento di flessione… Però ci sono anche stati molti complimenti;   ho visto gente ridere di gusto e artisti ormai di “chiara fama” che si sono alternati a ragazzini al debutto. Ho anche  apprezzato il lavoro di tecnici, addetti al palco, gente di supporto, senza la quale lo spettacolo non si sarebbe potuto svolgere; e ho anche plaudito a chi si è messo in gioco, sfidando se stesso e il pubblico. Non ultimo aspetto: abbiamo raccolto 802 euro di offerte, che devolveremo all’oratorio di Fubine. Insomma, dopo tre ore di show, sono uscito dal mio tubo-simil-VeloOk (grazie a Cesare per il costume!) ch’ero soddisfatto. Lo sono ancora, pur nella consapevolezza che si può fare meglio. Lo stimolo al miglioramento sarà fondamentale per farci tornare sul palco l’anno prossimo. Se vi pare una minaccia, sappiate che lo è. (ps: non è escluso che vi racconti qualcos’altro in un post successivo: è una minaccia anche questa).

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