Onore a un signore che si chiamava Lou Ottens e che è mancato oggi. Fu l’inventore delle musicassette. Quelli della mia generazione sono cresciuti con i nastri, da maledire quando si impigliavano nel mangiacassette (il verbo mangiare avrebbe dovuto farci capire molto…), da riavvolgere usando la biro, da incidere quando erano in versione “vergine”.
E’ chiaro che c’era più affezione per i dischi in vinile, però le musicassette le sentivi più tue, grazie alla funzione di “play e rec” che ti consentiva di crearti la personalissima hit parade, con la complicità di trasmissione cult come Discoring o Superclassifica Show che proponevano i brani del momento.
Alla notizia della morte di Lou Ottens sono tornato adolescente. E mi sono scorse nella mente luci psichedeliche, ragazze da conquistare, cantautori per intristirsi. E anche mia mamma, spesso puntuale nel contaminare la registrazione, parlandoci sopra. L’avrei maledetta, ma che bello che era.