Dedico questo post a questo post stesso, perché è il 500esimo tra quelli pubblicati su questo sito. Non so se sia vero, ma il sistema questo mi dice. E lo prendo per buono perché, anche se non fossi d’accordo, non saprei come contraddire. Immagino che i 500 post non siano dalla nascita del sito (dicembre 2005!), ma da quando è stato rifatto. Non è fondamentale saperlo, comunque. Tra l’altro, non è fondamentale neanche avere un sito. Io decisi di aprirlo volendo essere il primo giornalista alessandrino a farlo. E non è che, poi, siano stati tanti a imitarmi, quindi potrei dire che ho intrapreso un’iniziativa non decisiva per chi svolge il mio lavoro. Solo che io faccio anche altre cose, a cominciare dal teatro, per arrivare a  proposte assortite che – voi che seguite il mio sito – sapete. Non mi dilungo a spiegarlo a chi non segue il mio sito, perché intanto non starebbe leggendo questo post, il 500esimo. Mettiamola così: scrivo post esattamente come molti scrivono il diario, invidiando l’aspetto romantico dell’usare la penna e, soprattutto, dello sfogliare le pagine. Qualunque cosa si scriva, è un bell’esercizio che si fa per sé, per i contemporanei e magari per i posteri (questo, dunque,  potrebbe essere il posto dei post per posteri). E allora, tanti auguri post che stai per finire. 500 di questi post, e magari di più.