Finire nel mito

Chi, come me, viaggia sulla cinquantina ed è appassionato di calcio, dovrebbe avere almeno tre punti di riferimento: “Tutto il calcio minuto per minuto”, l’album Panini (con o senza almanacco) e il Guerin Sportivo. A piacere si possono aggiungere “Domenica sprint”, “La domenica sportiva”, “Un tempo di una partita di serie A”, “Novantesimo minuto” e ovviamente calciatori più o meno noti e cronisti da nostalgia.

Che “Tutto il calcio” e le figurine abbiano segnato un’epoca è fuori di dubbio. Che il Guerino fosse una sorta di Bibbia dell’approfondimento è noto a chi voleva saperne non solo di più ma anche meglio.

Capirete, a questo punto, qual piacere, emozione compresa, ho provato nell’essere finito sul Guerin Sportivo attualmente in edicola. A pagina 91 si parla di libri. E, dunque, anche del mio “Le mani del mago”, dedicato a Sergio Viganò, le cui gesta non saranno mai celebrate abbastanza. Io ho provato a farle conoscere, con la compiacenza dell’editore Bradipolibri.

Il Guerino (nella stessa pagina si parla del libro che i miei colleghi/amici Mimma Caligaris e Bruno Barba hanno dedicato a Gianni Rivera) mi ha fatto un regalo enorme. Anzi, due: un po’ di reclame, che non guasta, e un salto al passato, decisamente benefico.

Ps: in copertina, con Ronaldo e Zidane, c’è Platini. Ognuno ha i suoi miti, il mio parla francese ed è stato l’essenza del pallone.

Massimo Brusasco

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