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Venite al “Salotto” in bicicletta

Le parole vanno benissimo, ma talvolta bisogna passare alla pratica e cercare di dare buoni esempi. Ecco perché abbiamo chiesto agli amici che verranno, mercoledì sera, al “Salotto del mandrogno” di raggiungere in bicicletta via Pochettini 3, Alessandria, la sede del centro d’incontro Galimberti, dove ci esibiremo dalle ore 21.30. Spero che molti vogliano aderire all’invito: a tutti loro, un omaggio offerto dal negozio “Il ciclista” di corso Monferrato. Ma, soprattutto, si avrà la consapevolezza di fare bene a sé stessi e alla città. Non sarà una pedalata in più a risolvere le questioni ambientali, ma è una piccola goccia che cerchiamo di mettere in un catino di ottimismo che mi auguro venga presto riempito. Dunque, vi aspetto mercoledì sera: si parlerà molto di bicicletta ma vi segnalo anche la presenza di Massimo Pica, un ottimo  cabaretterista che merita di essere conosciuto. In sella, allora. Ci si vede.

Mercoledì 22 il “Salotto”: gli ospiti

Mercoledì 22 maggio, giorno dell’arrivo della tappa del Giro d’Italia a Novi, il centro d’incontro Galimberti (via Pochettini 3, Alessandria) ospiterà, alle 21.30, una nuova puntata del “Salotto del mandrogno”, talk show condotto da Massimo Brusasco, con la collaborazione  di Gianni Naclerio, Franco Rangone, Ugo Boccassi, Gianni Pasino.

Grazie al negozio “Il ciclista” di Alessandria (corso Monferrato), omaggio a tutti quelli che verranno in bicicletta.

La bicicletta, infatti, è il tema della serata.

Ospiti:

Massimo Pica, cabarettista

Roberto Livraghi, presidente del Museo Acdb

Claudio Pasero, associazione Amici delle bici

Stefano Scapitta, artefice di molte imprese in bicicletta

Mara Verzetti, promotrice di ‘bici-bus’

Lia Tommi, organizzatrice di eventi culturali

Mimma Caligaris, autrice del libro ‘Eterno Fausto’

Claudio Cheirasco, sostenitore di una rete di piste ciclabili.

Lo spettacolo sarà registrato da Radio Gold che lo trasmettere venerdì 24 alle ore 21 sugli 88.8 e 89.1.

Il nigeriano col cinghiale

Decidete voi se è una storia che fa sorridere, che disturba, che amareggia,   che deve scatenare irritazione (di chi, poi?) o commozione, che può  fare riflettere… Ci auguriamo, almeno, di poter escludere l’indifferenza. Su Facebook hanno pubblicato una foto: c’è una carcassa di un cinghiale su una bicicletta. Attorno a questa immagine, ruota una storia.  Protagonista un  nigeriano  di 27 anni (in regola con le pratiche per i richiedenti asilo)  che abita a Serravalle; ogni giorno prende il treno per Tortona e in bici va a Sale. Percorso inverso per rientrare. Succede anche  venerdì. Durante il tragitto in bicicletta, in un fossato trova   un cinghiale morto. Lo prende. Spinge la bici fino alla stazione di Tortona, qui lo fermano vigili, Carabinieri forestali,  lo denunciano perché si è appropriato di fauna selvatica, gli sequestrano l’animale. Si intuisce che avrebbe portato il cinghiale sul treno, chissà se per esibirlo come trofeo o, più probabilmente, per mangiarlo in famiglia. Sul “Piccolo”, pubblicando la notizia, ho chiesto se questa è una storia simpatica o triste. Con una considerazione conclusiva: ” Se, alla fin fine, vi ha lasciato un velo  di amarezza,  probabilmente è perché state dalla parte di chi un po’ di sensibilità  ce l’ha ancora”.