La scuola non sono solo libri, interrogazioni, verifiche. Anzi, se mi chiedessero di raccontare i miei anni scolastici, probabilmente (e colpevolmente?) non citerei nulla che riguarda la didattica. Vi parlerei di amici, amori, goliardia, vita da vivere negli intervalli, sguardi, sorrisi, sciocchezze di cui ci si sarebbe pentiti 10 anni dopo, idiozie di cui non ci si sarebbe pentiti mai.
La scuola (almeno quella superiore) è il luogo in cui si studia e si cresce. E’ l’adolescenza che sboccia e sfocia nell’età adulta. E’ il godersi l’età più bella, almeno così si dice, quella che a fatica contempla la parola “distanza”.
La famigerata dad è l’antitesi di “quella scuola lì”. Sarà pure un male necessario, ma, ricordando il mio passato con indubbia nostalgia, sono sinceramente rammaricato per chi, nel fiore degli anni e bisognoso di contatto umano, se ne deve stare davanti a un computer.