Decidete voi se è una storia che fa sorridere, che disturba, che amareggia,   che deve scatenare irritazione (di chi, poi?) o commozione, che può  fare riflettere… Ci auguriamo, almeno, di poter escludere l’indifferenza. Su Facebook hanno pubblicato una foto: c’è una carcassa di un cinghiale su una bicicletta. Attorno a questa immagine, ruota una storia.  Protagonista un  nigeriano  di 27 anni (in regola con le pratiche per i richiedenti asilo)  che abita a Serravalle; ogni giorno prende il treno per Tortona e in bici va a Sale. Percorso inverso per rientrare. Succede anche  venerdì. Durante il tragitto in bicicletta, in un fossato trova   un cinghiale morto. Lo prende. Spinge la bici fino alla stazione di Tortona, qui lo fermano vigili, Carabinieri forestali,  lo denunciano perché si è appropriato di fauna selvatica, gli sequestrano l’animale. Si intuisce che avrebbe portato il cinghiale sul treno, chissà se per esibirlo come trofeo o, più probabilmente, per mangiarlo in famiglia. Sul “Piccolo”, pubblicando la notizia, ho chiesto se questa è una storia simpatica o triste. Con una considerazione conclusiva: ” Se, alla fin fine, vi ha lasciato un velo  di amarezza,  probabilmente è perché state dalla parte di chi un po’ di sensibilità  ce l’ha ancora”.