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Il paese che risponde “presente”

Sabato, quattro fubinesi sono stati ad Amatrice per consegnare due casette prefabbricate acquistate grazie alle iniziative svoltesi in paese, oltre a generose offerte. “Fubine Solidale” ha dato risultati straordinari: 15.500 euro raccolti, due casette acquistate e trasportate nelle zone del terremoto. Non ci si ferma qui, perché – come ci hanno raccontato testimoni oculari – i bisogni sono infiniti e le richieste numerose. Quel che mi piace sottolineare è la risposta di un paese agli input delle associazioni che, mosse dall’emergenza,  hanno deciso di darsi da fare. Fubine ha risposto ancora una volta “presente”, confermandosi un paese un po’ speciale. Litigioso, certo, ma anche solidale, impegnato, deciso. La mente torna al 1976 quando, per aiutare il Friuli martoriato dal sisma, a Fubine si costruì una casetta che venne donata a una famiglia in difficoltà. Sono passati quarant’anni, lasso di tempo in cui molto è cambiato, ma non la cultura del donare, che ci è decisamente congeniale.

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A Corrida conclusa

Ho fatto trascorrere 24 ore, prima del bilancio della Corrida organizzata dalla Compagnia Teatrale Fubinese (festa patronale di Fubine, 2 agosto). Sono servite, le 24 ore dico, per cercare di metabolizzare. E ho capito che le cose che ho in mente stasera sono le stesse di ieri. Non tutto è stato perfetto, i tempi si sono dilatati, ci siamo confrontati con la necessità di riempire uno spazio molto ampio, lo spettacolo ha avuto qualche momento di flessione… Però ci sono anche stati molti complimenti;   ho visto gente ridere di gusto e artisti ormai di “chiara fama” che si sono alternati a ragazzini al debutto. Ho anche  apprezzato il lavoro di tecnici, addetti al palco, gente di supporto, senza la quale lo spettacolo non si sarebbe potuto svolgere; e ho anche plaudito a chi si è messo in gioco, sfidando se stesso e il pubblico. Non ultimo aspetto: abbiamo raccolto 802 euro di offerte, che devolveremo all’oratorio di Fubine. Insomma, dopo tre ore di show, sono uscito dal mio tubo-simil-VeloOk (grazie a Cesare per il costume!) ch’ero soddisfatto. Lo sono ancora, pur nella consapevolezza che si può fare meglio. Lo stimolo al miglioramento sarà fondamentale per farci tornare sul palco l’anno prossimo. Se vi pare una minaccia, sappiate che lo è. (ps: non è escluso che vi racconti qualcos’altro in un post successivo: è una minaccia anche questa).

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Il senso e il non senso della Corrida (di stasera)

Avete presente quando una trasmissione, per il solo motivo che  funziona su Raitré, viene promossa su Raiuno? Alla “Corrida fubinese” è successa più o meno la stessa cosa. La Pro loco ci ha voluto per la festa patronale. E stasera, martedì, noi della Compagnia Teatrale Fubinese e, in generale, tutti quelli che concorrono allo spettacolo, avremo la grande ribalta (ore 21.30, area Cerrina, ingresso gratuito; eventuali offerte saranno devolute all’oratorio). Sarà un bel test, indubbiamente affascinante: lasciamo la nostra “parva sed apta” sede consueta e andiamo “sul largo”. Ci ingrandiamo per garantire sempre il peggio: è una promessa. “La Corrida” è lo show del non senso, che però un senso ce l’ha: vuole fare divertire con genuinità, poche pretese, leggerezza. Partiamo per realizzare uno spettacolo con queste caratteristiche, senza dimenticare che, comunque, Fubine è una fucina di talenti e, vi assicuro, ne avremo la prova tra poche ore. Per il momento posso dirvi che ad aprire la serata sarà il campione in carica, il grande Dario Biollo, indiscusso vincitore del 2015, senza il quale “La Corrida” sarebbe tutta un’altra cosa. Vi aspettiamo, naturalmente: se avete strumenti per fare rumore… portateli, che vi daremo occasione per usarli.

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