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Salotto, martedì 17… con novità

La prossima puntata del ‘Salotto del mandogno’ sarà molto speciale.

Martedì 17 dicembre, infatti, il talk show condotto da Massimo Brusasco cambierà eccezionalmente sede e si trasferirà al Teatro San Francesco, in via San Francesco d’Assisi, ad Alessandria, per celebrare i cent’anni di Gelindo (inizio alle ore 21.30, ingresso libero).

Sul palco della “divota cumedia”, saliranno anche alcuni dei protagonisti della principale tradizione natalizia alessandrina (Mauro Caselli, Luca Visconti…), oltre ai musicisti Franco Rangone, Ezio Vescovo e Gianni Nesto, consueta colonna sonora del ‘Salotto’, che si avvarrà anche dell’apporto di Gianni Pasino e Serena Imperatrice, protagonisti di saparietti comici.

Altri ospiti: il cantante Lillo Baroni, che festeggerà i 40 anni di attività; la ‘mamma dei poveri’ Angela Saravesi; il sindaco di Conzano, Emanuele Demaria, grande collezionista di presepi (ne ha oltre mille); Roberto Amodio e i ragazzi dell’istituto alberghiero Ronco di Trino Vercellese (prepareranno dolcetti natalizi che distribuiranno al pubblico), il chitarrista classico Thomas Petrucci; padre Daniele Noè, responsabile della mensa di carità.

Lo spettacolo sarà ripreso da Video Servizi Tv che lo manderà in differita, dal giorno successivo,  sulla sua pagina Facebook

Gelindo, il ritorno

Stasera, domenica, alle ore 21, il Teatro dei Batù di Fubine ospiterà “Gelindo a veglia”, spettacolo natalizio diretto dal compianto Luciano Nattino. Organizza il Comune e l’ingresso è gratuito. Gelindo a Fubine è una piacevole tradizione, anche se interrotta più volte. La memoria va al 1976 quando, per reperire denaro finalizzato all’acquisto di una casetta da devolvere a una famiglia del Friuli martoriato dal terremoto, un gruppo di volonterosi portò in scena la “cumedia”, su un testo rivisitato da Vanda Bonelli. Senza quell’iniziativa benefica, la “storia teatrale” di Fubine sarebbe stata probabilmente diversa. Grazie a quel gruppo, nel 1981 sarebbe nata la Compagnia Teatrale Fubinese. Gelindo continuò per qualche anno, venne interrotto, poi ripreso. Il vecchio teatro del Ponte, ora dei Batù, ospitò decine di attori provetti. Ci sarebbe da raccontare molto, includendo anche i “sunadur dal ravi”, gruppo folk nato anch’esso con quell’esperienza del 1976. A Renzo Rollino, il “Gelindo storico”, dobbiamo tutti qualcosa. Stasera, probabilmente, sarà in platea. E a tanti di noi affioreranno ricordi.