Oggi sono stato tra i vincitori del premio ‘Franco Marchiaro’, intitolato a un cronista che ha fatto la storia del giornalismo alessandrino. Intanto, un grazie a chi ha istituito il concorso e lo sostiene e alla giuria che “mi” ha scelto. Poi, complimenti ai colleghi premiati e, in particolare, a Fabrizio Laddago di Radiogold che mi ha preceduto in classifica.
Infine, senza farla troppo lunga, sono particolarmente lieto che siano stati apprezzati i miei articoli di “Piccolo è bello”, una sorta di rubrica che il giornale “Il Piccolo” dedicava (e mi auguro dedicherà in futuro) a borgate e frazioni, ovvero a quegli agglomerati minuscoli dove, però, la vita è autentica, le tradizione sono una cosa seria e i legami di vicinato anche.
Andando in quei luoghi, ho sempre trovato storie sorprendenti e persone meritevoli di essere raccontate. Mi piace, infine, evidenziare che questi articoli sono stati premiati nel corso di una cerimonia dedicata all’Intelligenza artificiale che, così a naso, ha davvero poco a che fare con l’aria genuina che in quei borghi ancora si respira. Ma è solo un’impressione. Un po’ banale e forse sbagliata.