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Sabato 26 ottobre comincerà la 28esima edizione di “Fubine Ridens”, la rassegna di teatro brillante organizzata dalla Compagnia Teatrale Fubinese con il patrocinio del Comune. Ventotto rassegne non sono poche e il fatto che il pubblico ci dia sempre una mano significa che, tutto sommato, abbiamo fatto un buon lavoro e siamo riusciti a offrire spettacoli gradevoli, a prezzo direi più che concorrenziale.

Non abbiamo cambiato: venire al Teatro dei Batù costa sempre 7 euro. Se prenotate è molto meglio: la novità è il nuovo numero per le prenotazioni: 366 3618120 (anche whatsapp).

Sabato si parte con gli amici della Compagnia di Prosa di Quattordio che, dalle 21.15, proporranno “AuA: Allegri atti unici”, un omaggio a Checov e Pirandello (che possono anche risultare molto divertenti).

Ma nel weekend avremo un altro appuntamento teatrale, fuori rassegna: domenica alle 17, sempre al Teatro del Batù, le Kiss’à proporranno lo spettacolo “La porta chiusa”: protagonista quattro personaggi, tutte donne, alle prese con temi di grande attualità e impatto. Ingresso a offerta libera, rinfresco finale.

Il successo della seconda edizione di ‘Corti nei cortili’, lo spettacolo itinerante che la Compagnia Teatrale Fubinese ha proposto a luglio, ci ha indotto a proporre la versione video di un evento che ha avuto per protagonisti non solo i nostri attori, ma anche bambini e anziani aderenti a progetti che la Compagnia stessa sostiene.

Domani, sabato, alle ore 21.15, nel Teatro de Batù di Fubine, sarà dunque proiettato il filmato di ‘Corti nei cortili’, nel corso di una serata che abbiamo intitolato ‘Rivediamoci’, anche se in realtà non ci siamo mai persi di vista. L’ingresso è libero. Vi aspettiamo anche per presentarvi la nuova stagione di ‘Fubine Ridens’, la cui edizione numero 28 comincerà il 26 ottobre con la partecipazione della Compagnia di Prosa di Quattordio.

Torno in scena con il mio monologo intitolato “Colombo ha sbagliato strada”. Lo faccio stasera, venerdì, alle ore 21.15 a Pietra Marazzi, su invito della Commissione cultura che, ovviamente, ringrazio.

Pietra Marazzi è un paese dove la Compagnia Teatrale Fubinese, anni addietro, si è esibita più volte e dove, in tempi recenti, ho avuto anche modo di presentare i miei libri. Dunque, c’è un legame piuttosto consolidato e non solo per merito di Silvestro Castellana, della compagnia Teatro Insieme e di tutti quelli che hanno avuto un occhio di riguardo verso le iniziative che, in qualche modo, mi riguardano.

L’appuntamento è in biblioteca. Stimolato dal circolo Marchesi del Monferrato, racconto l’impresa di Cristoforo Colombo per bocca di Michele Balestrero, navigatore che era sulla caravella del celebre scopritore dell’America. La storia autentica si mescola a boutade e sprazzi di fantasia, con l’intento di descrivere, sorridendo, il più straordinario dei viaggi.

La grandezza di Claudio Lauretta sta nel fatto che non solo è un imitatore eccezionale ma anche, anzi soprattutto, un ragazzo (sì, ragazzo perché ha la mia età) che, malgrado il successo, è rimasto affabile, disponibile, cordiale come quando, agli esordi, sponsorizzava, con la voce di Pozzetto, il mitico “Balbi arredamenti”.

Claudio è un amico, mio e del “Salotto del mandrogno”, talk show che, a quanto pare (e per fortuna), frequenta sempre volentieri. Ieri sera, martedì 15 ottobre, nella puntata d’esordio della stagione 2024-2025, non s’è risparmiato: Grillo, Sgarbi, Renzi, Prodi, il mago Forrest, Gerry Scotti, Corrado, Giletti… sono stati solo alcuni dei personaggi che ha imitato in modo impeccabile.

Ci ha veramente fatto divertire. Poi, certo, il “Salotto” è stato anche altro. E allora applausi alla campionessa di pattinaggio freestyle Rebecca Minetto, incantevole per sorriso; a Federica Rolando, presidente del Leo Club; a Paola Pezzimenti, ottima interprete (con Daniele Sega alla chitarra); al presidente dei Grigi, Rocco Dinisi; a Barbara Rossi, autrice di un libro su Mastroianni; ad Alessandra De Stefani, promotrice delle kermesse Sbem e AleComics.

Ci rivedremo il 12 novembre. Lo faremo ancora con Ezio Vescovo, Franco Rangone, Gianni Nesto, Gianni Pasino e Serena Imperatrice, la Signora dell’oroscopo (con tanto di sgabello). Voi cominciate a segnarvi la data…

Oggi, martedì, ho un doppio appuntamento a cui tengo molto. Alle ore 17, inaugurerò il nuovo calendario di presentazioni librarie alla biblioteca Serafino Bruna di Cascinagrossa. Mi hanno invitato per presentare il libro “Secondo me finisce bene” (editrice Puntoacapo), un romanzo che, purtroppo, ha il difetto di essere un po’ datato ma, ovviamente, non trattandosi di un saggio, lo si può considerare sempre attuale… E, comunque, come capita spesso, il libro è solo un pretesto per raccontare, chiacchierare, confrontarsi.

E, a proposito di chiacchiere: alle 21.30, sempre di oggi, martedì, prenderà il via la nuova stagione del “Salotto del mandrogno”, il talk show che ho il piacere di condurre al circolo Galimberti di via Pochettini 3, ad Alessandria. Vi attendo insieme ai fidi musicisti, agli “inevitabili disturbatori” e a ospiti di primo piano (fra cui tre presidenti…). Vi cito solo Claudio Lauretta, cabarettista e imitatore dalla meritata popolarità. Saperlo amico del “Salotto” è un onore. La speranza è che siate in tanti ad applaudirlo (anche perché, come sempre, l’ingresso è gratuito).

Riparte ‘Il Salotto del mandrogno’. Nato nel 2002, il talk show condotto da Massimo Brusasco riprende la marcia, al circolo Galimberti di via Pochettini 3, Alessandria.
L’appuntamento inaugurale della nuova stagione è per martedì 15 ottobre 2024, alle ore 21.30, sempre con il commento musicale di Franco Rangone, Gianni Nesto ed Ezio Vescovo e le incursione di Serena Imperatrice e Gianni Pasino.
Tra gli ospiti, il popolare imitatore Claudio Lauretta; Rocco Dinisi, presidente di Forza e Coraggio Alessandria; Luigi Benzi, neopresidente della Provincia, la cantante Paola Pezzimenti; la scrittrice Barbara Rossi; Rebecca Minetto, campionessa di pattinaggio freestyle, Federica Rolando, presidente del Leo Club e Alessandra De Stefani, artefice di eventi come Sbem e AleComix. Diretta sulla pagina Facebook di Video Servizi Tv. Ingresso libero.

Come sempre, il pubblico della Soms del Cristo (corso Acqui, Alessandria) ci ha accolto con grande generosità. Ieri sera, nel salone della Società è andato in scena lo spettacolo della Compagnia Teatrale Fubinese intitolato “Cosa ci tocca fare”, che presento con Maurizio Ferrari e Massimo Faletti.

Siamo contenti di aver sentito ridere e applaudire: sono cose che, inutile negarlo, gratificano chi va in scena per proporre uno spettacolo di cabaret.

Tra l’altro, in un’altra sala della Soms, c’era una riunione politica, ma ci hanno assicurato che, infatto di divertimento, non c’è stata competizione…

Infine, grazie anche a Stefano Venneri per l’organizzazione e a Vittorio Destro per le foto.

Torniamo al Cristo, in un luogo che ci è molto caro, ovvero la Soms di corso Acqui 158, dove ci siamo esibiti in più occasioni. Domani, giovedì 10 ottobre, la Compagnia Teatrale Fubinese sarà in versione trio: con me ci saranno Massimo Faletti e Maurizio Ferrari per proporre “Cosa ci tocca fare”, dal titolo della canzone che dà il via allo spettacolo (in realtà, la canzone è stata scritta dopo aver pensato al titolo dello spettacolo, ma questo è un dettaglio).

Un po’ di musica, un po’ di cabaret, un ritorno che speriamo gradito, il nostro omaggio al Derby di Milano e la giusta dose di improvvisazione. Vi aspettiamo. L’ingresso è gratuito, inizieremo alle 21.15.

Oggi sono stato tra i vincitori del premio ‘Franco Marchiaro’, intitolato a un cronista che ha fatto la storia del giornalismo alessandrino. Intanto, un grazie a chi ha istituito il concorso e lo sostiene e alla giuria che “mi” ha scelto. Poi, complimenti ai colleghi premiati e, in particolare, a Fabrizio Laddago di Radiogold che mi ha preceduto in classifica.

Infine, senza farla troppo lunga, sono particolarmente lieto che siano stati apprezzati i miei articoli di “Piccolo è bello”, una sorta di rubrica che il giornale “Il Piccolo” dedicava (e mi auguro dedicherà in futuro) a borgate e frazioni, ovvero a quegli agglomerati minuscoli dove, però, la vita è autentica, le tradizione sono una cosa seria e i legami di vicinato anche.

Andando in quei luoghi, ho sempre trovato storie sorprendenti e persone meritevoli di essere raccontate. Mi piace, infine, evidenziare che questi articoli sono stati premiati nel corso di una cerimonia dedicata all’Intelligenza artificiale che, così a naso, ha davvero poco a che fare con l’aria genuina che in quei borghi ancora si respira. Ma è solo un’impressione. Un po’ banale e forse sbagliata.