Autore: Massimo Brusasco

Poche righe per Francesco

S’è detto e scritto molto, in queste ore, di Francesco Parise (morto ieri a 68 anni). Sul ‘Piccolo’ di oggi ho cercato di tracciarne il profilo, per come lo conoscevo io e seguendo suggerimenti di chi ha avuto a che fare con lui. Tutta gente di teatro. Perché Francesco Parise “è stato” il teatro, per più di una generazione di alessandrini.

Ha recitato, insegnato, promosso iniziative. Lo ha fatto con competenza, professionalità, estro, amore per la provocazione. Lo ha fatto con serietà e divertimento. E ha avuto, tra i meriti, quello di riportare in auge la gloriosa scuola dei Pochi.

Non aggiungo altro se non che sono contento che stasera e domani, malgrado il lutto, nello spazio Dai Lucedio, a Novi, che Pairse ha rivitalizzato, si farà comunque spettacolo. “Lui avrebbe voluto così” ha detto la moglie a Federica Sassaroli, l’artista che avrà l’onere e l’onore di esibirsi.

Sono contento che ci sia lei in scena. E’ bravissima. Parise, ovunque sia, ne sarà orgoglioso.

Aido, qualche info (e qualche grazie)

A Fubine, domenica scorsa, è nato il nuovo Gruppo Aido. Non che mancassero associazioni in paese, ma con l’Aido pensiamo di andare ad ampliare il ventaglio dell’offerta, dal punto di vista solidaristico e, diciamo così, sanitario.

Aido promuove la donazione degli organi, ben sapendo che, donando, si possono salvare vite, o migliorarne la qualità. Noi di Fubine, attraverso iniziative che avremo modo di reclamizzare, ci muoveremo nel solco tracciato dall’Aido nazionale e seguendo la filosofia della sezione provinciale.

Al sito www.aido.it trovate tutto quel che può essere utile per fare chiarezza (e magari per indurvi a iscrivervi).

Dunque, a Fubine è nato il gruppo. Gli amici che ho coinvolto hanno voluto che ne fossi il presidente. Sanno, loro, che mi devono dare una mano e, in effetti, lo stanno già facendo. L’avventura è condivisa con Veronica Fracasso e Stefano Barbero (vice presidenti), Ivana Ferrabone (segretaria), Lidia Mordiglia (tesoriere); Enrica Dameri, Carla Spano, Chiara Longo ed Elisabetta Abbà (consiglieri); Sergio Avite, Rosella Montafia, Enrico Desimone e Massimo Faletti (supplenti). Ma altri sono pronti a sostenerci.

Li ringrazio tutti, così come non posso non ringraziare il Comune di Fubine (il sindaco Lino Pettazzi è iscritto Aido da tempo), Avis e Croce Rossa, i medici del paese, la presidente provinciale uscente Nadia Biancato, Marilena Demichelis, presidente del gruppo intercomunale di Quattordio, a cui Fubine ha fatto riferimento fino a domenica scorsa, e tutte le delegazioni Aido della provincia che, domenica, sono venute a Fubine a darci il benvenuto nella famiglia dell’Associazione.

Un grazie anche a chi ci ha inviato incoraggiamenti, congratulazioni, consigli e a chi ha partecipato al nostro “battesimo”.

Infine, ricordo che il gruppo fubinese è dedicato a Giancarlo Fracasso, mancato lo scorso anno. Chi l’ha conosciuto, sa quanto ha fatto per il paese, in particolare con l’associazione L’Abbraccio. Sono molto felice che, sul nostro gonfalone, spicchi il suo nome.

Domani nascerà il Gruppo Aido

Domani, domenica 7 aprile, nascerà ufficialmente il Gruppo Aido di Fubine Monferrato. Lo farà in una mattina in cui ci sarà pure il raduno degli Alpini, il che conferma il dinamismo di un paese in cui le iniziative non mancano di certo (al pomeriggio, a Palazzo Bricherasio, il concerto inserito nel programma del Monferrato Classic Festival).

L’Aido, diciamo così, va a completare l’offerta “sanitaria e solidaristica” di una realtà in cui l’associazionismo gioca un ruolo molto importante. Ci ritroveremo alle 10, in Biblioteca (via Pavaranza): accoglieremo la presidente provinciale Aido, Nadia Biancato, la capogruppo di Quattordio, Marilena Demichelis, sindaci e delegati dell’Aido stessa.

E ci saranno i fubinesi, me compreso, che hanno deciso di creare il Gruppo (dedicandolo a Giancarlo Fracasso), la cui finalità è promuovere la cultura della donazione e la salute. L’assemblea è aperta a tutti e la “partecipazione numerosa” è sempre un auspicio…

Quattro divorzi e una locandina

E, come ogni volta, quando arriva la locandina significa che… ci siamo quasi.

In effetti, ci siamo quasi con la nuova commedia della Compagnia Teatrale Fubinese. Come qualcuno già saprà (d’altronde il cartellone di Fubine Ridens è diffuso da settembre…), il lavoro che conclude la rassegna, e che darà il via a una “tournée” che stiamo definendo, si intitola “Quattro divorzi e un matrimonio”.

Non mi soffermo sulla trama, che potete trovare su questo sito alla pagina “teatro”. Ricordo solo che giusto cinquant’anni fa l’Italia, tramite referendum, optò per rendere legale il divorzio e che trent’anni fa al cinema spopolava il film ‘Quattro matrimoni e un funerale’.

Entrambe le cose (il voto popolare e il successo al botteghino) hanno in qualche modo ispirato lo spettacolo che metteremo in scena a Fubine nelle serate del 20 e del 21 aprile. Potete prenotare al 392 2349719… ma vi consiglio di affrettarvi.

Teatro, non è mai tempo perso

Buon teatro a chi sale sul palco, a chi lavora dietro le quinte, a chi scrive testi, a chi li legge, a chi discute, ai tecnici, agli scenografi… a tutti coloro che danno continuità a quest’arte antica quanto l’uomo.

Il teatro ha bisogno di professionisti seri ma anche di credibili appassionati, come penso siamo noi della Compagnia Teatrale Fubinese che, nel nostro piccolo, dal 1981 siamo in scena con l’intento di divertire, nella certezza di divertirci noi per primi.

Oggi, 27 marzo, è la Giornata mondiale del teatro. Un’occasione per farci gli auguri e per ricordare che andare a teatro (e fare teatro) non è mai tempo perso.

Bassignana venerdì scopre l’America

Il viaggio di Cristoforo Colombo continua. Domani, venerdì 22 marzo, alle ore 21.15, sarò infatti al Centro comunale di cultura di Bassignana (corso Italia) per presentare il monologo “Colombo ha sbagliato strada”, ovvero il racconto della scoperta dell’America per come l’ha vissuta Michele Balestrero.

Legittima la domanda: ma chi è Balestrero? In sintesi, è un navigatore di Fubine, coevo di Colombo, la cui famiglia, secondo una tesi credibile, sarebbe originaria di Cuccaro. Dunque, due monferrini si ritrovano sulla Santa Maria (una delle tre caravelle, pur non essendo tecnicamente una caravella…) e affrontano un viaggio verso (quelle che credevano fossero) le Indie.

I diari di Colombo aiutano a capire qualcosa in più della straordinaria impresa. Ma il monologo è condito da supposizione fantasiose, modernismi, comicità.

Vi aspetto a Bassignana. Potete venire anche se soffrite il mal di mare.

Fubine, sta nascendo il Gruppo Aido

Il valore della donazione degli organi è talmente acclarato che non c’è bisogno del mio intervento, in queste poche righe, per spiegarne l’importanza. Basterebbe dire che donare significa far vivere una persona o, almeno, migliorarne l’esistenza.

E’ per questo motivo che io e un po’ di amici abbiamo deciso di costituire un Gruppo Aido a Fubine e di dedicarlo a Giancarlo Fracasso, scomparso lo scorso luglio: è stato un valido supporto per molte attività del paese, comprese iniziative benefiche (e ha anche donato le cornee).

Principale attività del Gruppo sarà il far conoscere l’importanza del donare, seguendo le direttive dell’Aido nazionale, che è il punto di riferimento supremo.

Domenica 7 aprile, in biblioteca (palazzo delle scuole, via Pavaranza), si terrà un’assemblea durante la quale, tra l’altro, si definirà il consiglio direttivo. L’incontro sarà aperto a tutti. Chiunque fosse interessato, oltre che partecipare quel giorno (appuntamento alle 10), può contattarmi fin d’ora (massimobrusasco@libero.it).

“Finisce bene”? Lo vedremo a Predosa

Oggi, sabato, alle 17, sarò ospite dell’Isola del sapere, la biblioteca di Predosa. Avrò modo di parlare del mio libro intitolato “Secondo me finisce bene”, edito da Puntoacapo.

La biblioteca di Predosa, presieduta da Enrica Gasparini, è una vivace realtà che promuove iniziative culturali. Sono ben lieto di avere ricevuto l’invito, nella speranza di poter offrire un’ora di spensieratezza, raccontando le avventure dell’ex postino, il protagonista del libro, uno sventurato che, in Africa per festeggiare la raggiunta pensione, non riesce a fare rientro in Italia, ma finisce tra le grinfie di una tribù di cannibali…

No vi dirò se “finisce bene”. Ma vi offrirò spunti per capirlo. Forse.

‘Fubine ridens’ si dà al burlesque

“Cinquanta sfumature di rosa” è lo spettacolo che la compagnia Musiclesque di Alessandria proporrà sabato 16 marzo alle ore 21.15 a Fubine Monferrato, nell’ambito della rassegna di ‘Fubine ridens’.

Si tratta di una prima assoluta, con protagonista un cast diretto da Cristiana De Giglio e Gabriele Stillitano, che si avvalgono delle canzoni di Selena Bricco. Sarà uno show piuttosto inconsueto per il nostro cartellone, ma siamo certi di offrire una serata fantasiosa, vivace, succulenta, all’insegna della musica, del ballo e del glamour garantito dal burlesque.

Il pubblico ci sta dando fiducia: siamo pressoché al tutto esaurito. Il numero telefonico 392 2349719 è utile per informazioni aggiornate sulle prenotazioni.

Il successivo appuntamento di ‘Fubine ridens’ sarà con la Compagnia Teatrale Fubinese che il 20 e il 21 aprile, alle ore 21.15, presenterà la commedia “Quattro divorzi e un matrimonio”.

Il weekend della Compagnia Teatrale

Due giorni, due appuntamenti con la Compagnia Teatrale Fubinese. Stasera, sabato, alle ore 21, saremo al Teatro Incontro di Pinerolo (via Caprilli) per proporre la nostra commedia dialettale “Ansansà”. Lo spazio è molto bello e accogliente (l’abbiamo sperimentato di recente col nostro spettacolo di cabaret), l’accoglienza ottima: attendiamo chi ha voglia di trascorre un paio d’ore in allegria, con gli arzilli vecchietti (un po’ “ansansà”…) che vanno a svernare in Riviera.

Domani, domenica, alle ore 17, la Compagnia presenta un lavoro nuovo di zecca, a cura di Katia Bonifaci. Si intitola “D’annate donne” e, non a caso, viene proposto sulla scia dell’Otto marzo. Si tratta di monologhi al femminile, che avranno come sfondo il palcoscenico del Teatro dei Batù di Fubine, che sarà “sold out”. Ma già si pensa a una replica… Buon segno.