Il piacere del dialetto

Sono reduce da una serata dedicata al dialetto. L’ha proposta la Pro loco di Carentino, annunciando (parole del presidente Fabio Testa) che è solo la prima di una serie di appuntamenti (il prossimo sarà il 20 gennaio) per non disperdere il “sapere popolare” e, nello stesso tempo, fare conoscere la parlata locale anche alle nuove generazioni. Ieri, si sono messi a confronti dialetti diversi, dal bergamaschese all’alessandrino, passando, appunto, per il fubinese, che ho proposto, in forma di canzone, con Maurizio Ferrari e Massimo Faletti. Abbiamo puntato sull’ironia, sulla satira, sui modi di dire e anche sugli strafalcioni tipici di chi, abituato al vernacolo, vuole cimentarsi con l’italiano. A giudicare da risate e applausi, l’operazione è riuscita. Al di là della nostra performance, è la serata in tutta la sua interezza ad avere destato grande interesse. E bene ha fatto, in apertura, il sindaco Silvia Celoria a citare Umberto Eco che, più volte, ha elogiato il vernacolo. Insomma, se lo diceva pure lui…

carentino

Massimo Brusasco

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