Autore: Massimo Brusasco

Doppio teatro per beneficenza

Vi segnalo due appuntamenti che, nel prossimo fine settimana, vedranno coinvolta la Compagnia Teatrale Fubinese. Venerdì 15 novembre, alle ore 21.15, io, Maurizio Ferrari e Massimo Faletti saremo a Valenza (teatro dell’oratorio di viale Vicenza) per presentare il nostro spettacolo di musica e cabaret “Va là che vai bene”; ingresso a offerta con incasso devoluto ad Alessandro, per consentirgli di sottoporsi a ulteriori sedute fisioterapiche.

Domenica 17, alle 17, invece, la Compagnia sarà al Teatro Parvum di Alessandria (via Mazzini 85) per proporre la commedia “La pausa caffè”. Anche in questo caso ingresso a offerta e ricavato in beneficenza: sosterremo l’associazione Sie (Solidarietà internazionale emergenze) che acquisterà legna per consentire a un paio di famiglie della Bosnia (zona che ancora risente degli effetti della guerra) di potersi riscaldare durante l’inverno.

 

Lo spettacolo e il cordoglio

Tutti in piedi per i tre vigili del fuoco uccisi nella notte tra lunedì e martedì a Quargnento. Ieri sera, il pubblico di Fubine Ridens ha aderito al nostro appello, tributando un lungo applauso alle vittime di un’assurda tragedia. In particolare, abbiamo voluto ricordare Marco Triches, appassionato di teatro esattamente come noi; era una delle colonne della compagnia Gli Illegali, alla quale siamo molto vicini in questi momenti di dolore e con la quale desideriamo collaborare per qualsiasi iniziativa che vorranno intraprendere per onorare Marco e i suoi colleghi.

Poi lo spettacolo. Deve continuare, si sa. I Gobbi, compagnia di Arquata, ci hanno fatto divertire con “La bella di Torriglia”, confermando di essere  un gruppo affiatato e capace, del quale ci onoriamo di essere, anzitutto, amici.

Fubine Ridens, sabato coi Gobbi

Seconda serata della 23esima edizione della rassegna di teatro brillante Fubine Ridens. Sabato 9 novembre, alle ore 21.15, al Teatro dei Batù di Fubine, torneremo a ospitare la compagnia I Gobbi di Arquata Scrivia, che molti ricorderanno per le commedie di Gilberto Govi. Stavolta, niente Govi, ma comunque Liguria protagonista con “La bella di Torriglia”, divertente testo di Enrico Scaravelli, affidato alla regia di Kito Gobbi. Chi ha già avuto modo di apprezzare la compagnia sa quanto sono bravi: sabato ne daranno certamente conferma. Ingresso 7 euro; per prenotazioni: 335 7291099, oppure massimobrusasco@libero.it.

La Compagnia Teatrale Fubinese, organizzatrice della rassegna, ricorderà i tre vigili del fuoco morti nella notte tra lunedì e martedì, in particolare Marco Triches, attore della compaglia Gli Illegali.

Lo spettacolo sarà anticipato da un “inserto” dedicato alla biblioteca civica di Fubine.

Ciao ragazzi

Ci sarà un funerale, tra poche ore, e sarà lutto cittadino. Tre bare, tre vigili del fuoco che se ne sono andati mentre stavano cercando di compiere il loro dovere. Un’inchiesta ci spiegherà cos’è davvero successo a Quargnento nella notte tra lunedì e martedì, quale mente balorda ha avuto la pensata di utilizzare un timer per fare esplodere una bombola del gas… e il resto lo sapete. Piangiamo coi famigliari di Marco, Matteo e Nino, padri di famiglia, uomini valorosi come tutti quelli che si spendono per altri, che intervengono quando c’è bisogno, che aiutano. Ci saranno migliaia di persone alla esequie, che cominceranno alle 11. Cercherò di raccontarvi tutto, in voce, sui siti www.ilpiccolo.net e www.radiogold.it, motivo per cui la trasmissione “Il Massimo consentito” su Radio Gold non andrà in onda. Ci ritroveremo  fra una settimana, a Dio piacendo.

25 anni fa, oggi

Ho ascoltato storie, testimonianze. Ho visto gente con le lacrime agli occhi e altre commosse nel ricordare. 25 anni fa, il 6 novembre 1994, Alessandria (come mezzo Piemonte) venne devastata dall’alluvione. Ho partecipato a due eventi organizzati per celebrare la ricorrenza, prima in Biblioteca, poi a San Michele. Si è parlato di volontariato e Protezione civile, della gente che ha sofferto e di quella che ha aiutato. Oggi, giovedì, alle 18.30. sarò alla Direzione ambiente della Provincia, in via Galimberti, Alessandria, per partecipare a un dibattito intitolato “Alluvione, la memoria del ricordo”. Con me altri due giornalisti, Antonella Mariotti (La Stampa) e Fabrizio Laddago (Radio Gold). Ricordare è doveroso per migliorare il futuro, ci ha spiegato il prefetto Apruzzese. E’ per questo che si rievoca. Lo facciamo, poi, a poche ore da una tragedia che ci ha portato via tre vigili del fuoco, gente sempre in prima linea che ha operato anche in  situazioni di emergenza, ad esempio nell’Umbria devastata dal terremoto. Memoria e cronaca s’intrecciano tragicamente; la vita è fatta così, d’altronde.

Malgrado tutto

Coperti di dolore, affossati dall’incredulità, vicini a chi soffre, fieri di chi se n’è andato nella triste notte di Quargnento. Avrete letto molto, sentito altrettanto e commentato. Malgrado tutto, si va avanti. E oggi, 6 novembre, lo dobbiamo fare guardando indietro, a 25 anni fa, quando l’alluvione sconvolse Alessandria. Con rabbia e tristezza per la tragedia accorsa ai vigili del fuoco (e, per estensione, a tutti noi), ricordiamo l’esondazione del Tanaro, il fango e tutto quel che ne è conseguito. “Il Piccolo” lo farà (con Radio Gold) attraverso un docufilm che potrete apprezzare al sito www.ilpiccolo.net. Non solo: alle 18, in biblioteca, verrà inaugurata  una piccola mostra, mentre, alle 21.30, a San Michele (sala polifunzionale, via Remotti) avrò il piacere di condurre un talk show dedicato ai volontari che, 25 anni fa, prestarono soccorso alla popolazione alluvionata. Spero vogliate condividere  un doveroso ricordo, in una città che, purtroppo, continua a subire motivi per versare lacrime.

Noi e l’alluvione

Non vi tedierò sciorinandovi un’infinità di ricordi: l’alluvione del 1994 ha segnato tutti noi che l’abbiamo vissuta e riempito i discorsi anche di generazioni successive. Voglio però annunciarvi che, mercoledì 6, sui siti del Piccolo e di Radio Gold, oltre che su Radio Gold Tv, andrà in onda un docufilm che abbiamo girato per raccogliere testimonianza. E’ un ottimo lavoro documentaristico, che spero vogliate apprezzare. Il film si può vedere anche in biblioteca di piazza Vittorio Veneto, sempre martedì ma alle 17.30.

Sempre mercoledì, ma alle 21.30, nel salone polifunzionale di San Michele (via Remotti 43), avrò il piacere di condurre un talk show con ospiti alcuni dei volontari che, 25 anni fa, sono stati impegnati nel sobborgo. E giovedì 7, alle 18.30, sarò ospite di un dibattito che si terrà nella Direzione ambiente della Provincia, in via Galimberti.

Sul Piccolo, venerdì e martedì, storie dedicate all’alluvione, con testimonianze inedite.

Paparelli, il prima e il dopo

Avevo nove anni e per me fu un secchiello d’acqua gelata, di quelli che ti danno una sveglia costringendoti a piombare in una realtà fino ad allora sconosciuta. Per me il calcio era (e lo è ancora, per molti versi), gioco, spensieratezza, tifo, passione, partecipazione, sfottò, goliardia. Anche ansia (di vittoria) e paura (di sconfitta), ma soprattutto un divertimento. Quella domenica del 1979 morì Vincenzo Paparelli e per me fu lo schiaffo che ti fa riconsiderare l’esistenza. Venne ucciso a 32 anni da un razzo lanciato dalla curva Sud dello stadio Olimpico; lui era con la moglie nella curva Nord, in attesa di Roma-Lazio. Aveva ricevuto l’abbonamento dal fratello laziale, e scelto un posto diverso da quello che avrebbe dovuto occupare, per questione di panchette bagnate dalla pioggia. Insomma, tanto fece che s’accomodò nel punto esatto  dove sarebbe atterrato il razzo che l’avrebbe ucciso. Era stato sparato da un tifoso della Roma che, ironia della sorte, sarebbe morto alla stessa età dell’uomo di cui fu carnefice.

Ero un bambino, io. Il “caso Paparelli” non l’ho mai dimenticato. E’ una di quelle cose che segnano, un punto di svolta, un evento spartiacque, come l’attentato alle Torri Gemelle, ad esempio. Per me è come ci fosse un prima e un dopo. Il piccolo tifoso si è trovato catapultato, appunto, in quel  “dopo”  costellato da altre tragedie, macchie indelebili che ci portiamo appresso senza trovare mai una giustificazione plausibile.

Stasera a Pecetto

Stasera, sabato 26 ottobre, alle ore 21.15, la Compagnia Teatrale Fubinese sarà a Pecetto di Valenza (centro di cultura Borsalino) per presentare la commedia “La pausa caffè”. E’ una pièce che portiamo in scena da qualche mese e che ci sta dando soddisfazioni. Molti spettatori si ritrovano, essendo stati vittime non solo della burocrazia ma anche dell’inefficienza di certi uffici pubblici. Con me, si esibiranno Maurizio Ferrari, Doriana Bellinaso, Massimo Bosia, Flavia Bigotti, Cesare Langosco, Franco Mordiglia, Claudia Capra, Paolo Tafuri e Gianpietro Brusasco. Collaborazione di Lidia Mordiglia e Giancarlo Devidi. Se avete voglia di divertirvi, approfittate del suggerimento…

Le nuove della Compagnia

Sabato 26 ottobre, torneremo in scena con “La pausa caffè”, la nostra commedia ambientata in un ufficio comunale in cui lavorano impiegati tutt’altro che irreprensibili. E’ uno spettacolo che ci sta dando grandi soddisfazioni, e speriamo di accontentare anche il pubblico che vorrà seguirci a Pecetto di Valenza (ore 21.15, centro culturale Borsalino). Un grazie alla Pro loco che ci ha invitato.

Non è l’unica iniziativa che interessa la Compagnia Teatrale Fubinese. Stiamo infatti seguendo (grazie a un gruppo di volontari) un progetto che riguarda la scuola di Fubine dove i bambini stanno preparando, grazie anche al nostro sodalizio, la rappresentazione del “Re Leone”. Avremo modo di raccontare l’evoluzione.

Intanto, stiamo valutando le candidature per il premio “Fubinese dell’anno”: chi avesse proposte, non ha che da scrivere a massimobrusasco@libero.it.