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Il Salotto c’è. E sarà mercoledì 21 ottobre

Il nuovo decreto della presidenza del Consiglio non coinvolge gli spettacoli, dunque il Salotto del Mandrogno si farà. Ci siamo rivolti a chi di dovere per avere delucidazione e oggi le riserve sono state sciolte. Dunque, appuntamento, “in presenza” alle ore 21.30 di mercoledì 21 ottobre al circolo Galimberti di via Pochettini, Alessandria, per la prima puntata della 19esima edizione del talk show.

Chi volesse partecipare deve prenotare telefonando o inviando un whatsapp al 347 4774417, oppure al 339 2445227. I posti sono limitati (e l’ingresso è gratuito).

Ospiti della puntata sono Sandro Marenco, insegnante di inglese e ormai star sul social “Tik tok”, con milioni di visualizzazioni; Mike Patitucci, promotore di eventi e referente dei gestori delle sale da ballo; Roberta Ferrarese, fresca vincitrice al concorso di bellezza “Lady Virginia”; Stefania Guasasco, direttore del Cissaca di Alessandria; Roberto Scarpa, a lungo dipendente del Teatro Comunale, chiuso da dieci anni.

Parteciperanno anche il tuttologo Gianni Pasino e i musicisti Franco Rangone ed Ezio Vescovo. Vi aspetto. E non dimenticatevi di prenotare.

Il Salotto si farà (dal 21)

Ci sono decisioni che si prendono solo dopo aver meditato. Ebbene, ci abbiamo pensato e siamo arrivati alla conclusione che è doveroso proseguire col “Salotto del mandrogno”, il talk show che, mercoledì 21 alle ore 21.30, inaugurerà la propria 19esima stagione. Ci troveremo al circolo Galimberti, in via Pochettini.

Sappiamo delle difficoltà e ci attrezziamo per superarle. Mascherine, distanziamento, disinfettante saranno parole (e soprattutto cose) con le quali ci confronteremo. Avremo meno posti per il pubblico, meno ospiti (ve li comunicherò presto) e pochi fronzoli. Ci interessa però divertirvi come sempre, farvi riflettere se possibile e, in generale, trascorrere insieme una piacevole serata.

Attenzione però: bisogna prenotare. Fatelo, o telefonando o inviando un whatsapp al 347 4774417, oppure al 339 2445227.

Si comincia così

La settimana comincia in radio. Chi più o meno mi segue, o mi conosce, sa che la radio è una mia grande passione. L’emergenza Covid ci tiene distanziati, ma oggi ho voluto essere “in presenza”, naturalmente con tutti gli accorgimenti del caso.

A San Michele, nei rinnovati studi di Radio Voce Spazio, ero con don Ivo Piccinini e Luciano Zanon per parlare di sport e attualità. Poi ragionamenti politici con Cinzia Lumiera, assessore comunale di Alessandria.

Siamo in attesa del Decreto di Conte, con restrizioni annesse. Per ora ci siamo regalati una boccata di apparente normalità, pur con mascherina.

Vi aspettiamo oggi

Noi stiamo lavorando per una nuova stagione teatrale, senza in realtà sapere quanto e come si potrà fare. Restiamo speranzosi con la nostra voglia di divertire e divertirci, pur nelle complicazioni del momento.

Intanto, oggi, domenica, ci saremo. Alle 17, a Castellazzo Bormida recupereremo lo spettacolo rinviato venerdì scorso, intitolato “Ridere come una volta”. La Compagnia Teatrale Fubinese sarà rappresentata da Massimo Faletti, Maurizio Ferrari e dal sottoscritto, ma ci saranno anche Gianluca Pivetti, Agata Tinnirello, I Provvisori e Teatro d’Appendice. Due ore spassose, ingresso gratuito, palatenda organizzato per rispettare tutte le direttive anti Covid. Se vi va una domenica simpatica, noi ci siamo.

A Castellazzo domenica alle 17

Il maltempo ci ha costretto, venerdì scorso, a rinviare lo spettacolo “Ridere come una volta”, che noi della Compagnia Teatrale Fubinese con Teatro d’Appendice, I provvisori, Agata Tinnirello e Gianluca Pivetti avremmo voluto proporre a Castellazzo Bormida, nell’ambito della sagra della zucca.

Torneremo in scena, sempre a Castellazzo, domenica 11 ottobre; appuntamento alle ore 17, al palatenda dell’area festeggiamenti. Rideremo come una volta e come avremmo voluto farlo venerdì scorso. Vi aspettiamo, con la prudenza che il periodo ci impone.

Spettacolo rinviato

A causa del perdurare della pioggia e considerate le previsioni meteo tutt’altro che promettenti, si è deciso di rinviare “Ridere come una volta”, spettacolo in programma stasera, venerdì, a Castellazzo Bormida.

Compagnia Teatrale Fubinese, Teatro d’Appendice, I Provvisori e amici vari vi danno appuntamento a domenica 11 ottobre, sempre a Castellazzo… sperando che il meteo ci assista

Viganò e… Guareschi

Oggi ho avuto un bel regalo. Una recensione sul mio libro “Le mani del mago”, pubblicato da Bradipolibri. Eccola.

La magia del tocco, su muscoli magici. Massimo Brusasco – Le mani del mago. Sergio Viganò il massaggiatore dei campioni Bradipolibri editore – Pag. 160 – Euro 15.00.

di Giuliano Orlando

Lu è un paesino posto sulle colline del Monferrato, a 25 km. da Alessandria, che fino a qualche anno addietro vantava il record delle vocazioni religiose in rapporto agli abitanti. Sulla linea dei miracoli o presunti tali, il testimone sembra sia passato a Sergio Giosuè Viganò, nato a Garbagnate nel milanese, ormai di stanza a Lu, dove ha acquistato una villetta nel 1994, suggellando in tal modo una fedeltà che non è mai venuta meno. Rafforzata da tradizioni antiche, ottima cucina innaffiata da vini di qualità e da panorami stupenti. Massimo Brusasco, l’autore del libro, ha un modo di descrivere il paesaggio e i protagonisti, con tocchi rapidi e netti. Pennellate di storia che qualificano ambienti e personaggi alla Guareschi. Per andare al sodo, Sergio Viganò che oggi si avvicina agli ottanta, portati alla grande, è considerato uno dei più qualificati maghi del massaggio. La sua storia inizia quando la moglie Tina, legge casualmente, sul foglio di un giornale servito a fasciare le uova che aveva appena acquistato, che veniva organizzato un corso per fisioterapisti. “Sergio sognava di diventare chirurgo – ricorda – ma al momento doveva accontentarsi di lavorare alla Fargas che produceva elettrodomestici per cucine. Lo convinsi e fu la sua fortuna. Al secondo anno del corso venne contattato dalla Solbiatese e pochi mesi dopo va all’Alessandria”. Questo l’inizio. Il resto ha un nome preciso: Roberto Mancini. Nei primi anni ’90, il Sergio massaggiatore all’Alessandria, si era fatto un nome e nel suo studio non mancavano i clienti, compresi i calciatori e non solo. Le sue mani, ma ancor più le sue intuizioni erano un passa parola che attraversavano i campi di calcio di tutta Italia. Un giorno arriva Gianfranco Matteoli, giocatore con precedenti all’Inter e al Cagliari, con i muscoli da sistemare. Lo studio è pieno di gente in attesa, ma Gianfranco gli chiede se può dare un’occhiata al suo amico Roberto, appena arrivato alla Sampdoria dal Bologna. Viganò non sa dire di no e tasta i muscoli del giovane calciatore, trovando subito la soluzione del problema. Roberto è uno jesino di poche parole, ma dalla testa fine e capisce al volo che Sergio ha mani magiche e intuizioni da mago. Diventa il suo massaggiatore e nel 1990, il presidente Mantovani lo chiama alla Samp su suo suggerimento. Quando appende le scarpette al chiodo e diventa allenatore, lo inserisce nel suo staff a tempo pieno. Dall’Inter al Manchester, e a chi gli chiede perché, risponde: “Per forza, Sergio è il Maradona dei fisioterapisti”. A questo punto è giusto lasciare spazio esclusivo all’autore di questo delizioso racconto. La storia di un uomo dalla voce da orco e il cuore d’oro. Tina, la moglie segretaria ne ha da raccontare a iosa e lo fa con arguzia e precisione. Un episodio prima di concludere. Claudio Baglioni stata preparando uno spettacolo da Alessandria. Nel corso delle prove si infortuna, distorsione alla caviglia col rischio di compromettere lo spettacolo. Lo indirizzano allo studio di Sergio, che lo rimette in sesto dopo un paio di sedute. Baglioni per riconoscenza gli offre alcuni biglietti, rifiutati. La figlia Sabrina ricorda l’episodio: “Il suo mondo era nel calcio e nel curare gli infortunati. In realtà non sapeva chi fosse Baglioni, mentre io ci sarei andata volentieri a quel concerto”. La lista dei campioni che si sono fatti curare dal Sergio è troppo lunga per elencarli. L’incredibile è che questo signore dai modi burberi e dalla generosità infinita, ancora oggi, nonostante gli acciacchi del tempo, sia sempre pronto a dare un consiglio e una mano. Seguito dalla fedele Tina, il suo angelo custode.  

Giuliano Orlando  

Teatro, i nostri progetti

Sperando di non dovere fare i conti col Covid, prudenti ma non arrendevoli, abbiamo progettato la nuova stagione teatrale. Ripartiamo con entusiasmo, augurandoci di non interromperci.

Confermiamo la notizia data qualche giorno fa: la rassegna Fubine Ridens ci sarà, e partirà a ottobre. La rassegna ospiterà un doppio spettacolo della Compagnia Teatrale Fubinese, a cominciare da “Il racconto del conto della contessa” per arrivare ad “Agosto col maglione”, la pièce inizialmente programmata per lo scorso aprile.

Non solo: stiamo anche lavorando per proporre “Il berretto a sonagli” di Pirandello.

I propositi sono ottimi; seguiteci su questo sito per tutti gli aggiornamenti.

Roncati, l’uomo della strada

Oggi Fubine ha perso uno dei suoi personaggi più noti. Franco Roncati, a 94 anni, ci ha lasciato. Ironico, velatamente polemico, sempre arguto, Roncati è stato quello dell’officina, quello del distributore di benzina, quello che – una volta in pensione – trovavi sulla panchina davanti a casa sua, pronto a commentare gli accadimenti, locali e non, in particolare sportivi.

Ma per me Franco Roncati è, soprattutto, quello che lavava la strada. Lo faceva da benzinaio, con la moglie Nella, lo ha fatto, per molto tempo, anche quando ha chiuso la pompa di benzina (una delle 4 del paese!).

Franco Roncati è stato anche un amico sincero della Compagnia Teatrale Fubinese e ha trasmesso la sua antica passione per il teatro alle figlie Marina e Claudia. A lungo ha seguito anche la squadra di calcio di Fubine; il lunedì, nel suo cortile, si faceva un “Processo alla partita”, ancor prima che Biscardi inventasse il suo. C’era Rino, Dagna, forse anche Ezio, certamente Franco Gatti… C’era un’altra Fubine. Non so se migliore, ma piacevolmente diversa…

Venerdì a Quargnento

La Compagnia Teatrale Fubinese torna in scena. Lo farà venerdì 18 settembre, alle ore 21, a Quargnento (auditorium Santissima Trinità, piazza Primo Maggio), dove proporrà la commedia “La pausa caffè” di Massimo Brusasco, che la interpreta con Doriana Bellinaso, Cesare Langosco, Maurizio Ferrari, Paolo Tafuri, Claudia Capra, Flavia Bigotti, Valter Nicoletta, Franco Mordiglia e Gian Pietro Brusasco; collaborazione di Lidia Mordiglia e Giancarlo Devidi.

Ingresso libero (con mascherina), fino a esaurimento posti.

L’evento è organizzato dal Comune. E proprio in un municipio è ambientata la pièce, che ha per protagonisti impiegati tutt’altro che irreprensibili, alle prese con un’ispezione ministeriale e un aspirante suicida. E così una placida giornata, seppur di pioggia, si trasforma in un caotico tourbillon, in cui non mancano paradossi che generano risate…