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Stasera a Rivarone il music-cabaret

“Va là che vai bene” è il titolo dello spettacolo che io, Massimo Faletti e Maurizio Ferrari proporremo stasera, sabato, alle ore 21.15  a Rivarone (Al), nel Salone dei ciliegi, grazie all’invito di Rosetta bertini e dei suoi collaboratori. In un’ora e mezza alterneremo musica e cabaret, attraverso brani editi e inediti. Promettiamo risate, come avvenuto già venerdì scorso a Casal Cermelli.rivarone

Alla Familiare un debutto coi fiocchi

Più o meno avevamo sperato in qualcosa del genere. Quando si ragionava su come sarebbe potuta essere la prima puntata del “Salotto del mandrogno” al circolo La Familiare, io, Piera Raiteri e gli altri dello staff avevamo sognato qualcosa di simile: moltissima gente, uno spettacolo di livello, due ore intense. Insomma, è andata proprio così, ieri sera. C’è qualcosina da mettere a punto, tecnicamente parlando, ma la nuova sede è stata all’altezza della situazione, o forse noi siamo stati all’altezza della nuova sede. Gli ospiti, da Claudio Lauretta ai vigili del fuoco Ciro Bolognese e Pierbruno Appiani, impegnati nel Centro Italia terremotato, dall’ex calciatore Mirko Ferretti alla scrittrice Giuliana Maldini, e poi ancora il professor Gianluigi Ferraris (delizioso, come sempre), e la sorprendente Mirella Rossi, e pure Andrea Amisano e Fausto Villa degli Utopia… insomma tutti quelli che sono saliti sul palco hanno dato un contributo fondamentale (Lauretta sugli scudi, nei panni di Renzi, Luca Giurato, Grillo…). Un grazie anche a Franco Rangone, Ugo Boccassi, Gianni Pasino, a Luca e i tecnici,  e, in particolare, a Domenico Solio, valente sostituto per una sera di Gianni Naclerio. Era indisposto, ci sarà la prossima volta. Gli auguriamo pronta guarigione. Spiace che al debutto non ci sia stato, ma avremo modo di rifarci.

salotto familiare

Nuovo “Salotto”: gli ospiti di giovedì 23

La 15esima edizione del “Salotto del mandrogno” riprenderà giovedì 23 febbraio alle ore 21.30 nella nuova sede del circolo La Familiare, in viale Massobrio ad Alessandria. Dopo molto tempo, dunque lasciamo la Casetta di via San Giovanni Bosco per vivere una nuova avventura, grazie alla disponibilità del presidente Enrico Taverna e del suo staff. Dunque, ripartiamo. E lo facciamo con grandi ospiti, a cominciare dall’imitatore Claudio Lauretta, straordinario personaggio che promette divertimento. E poi avremo due dei pompieri alessandrini altamente specializzati che hanno compiuto interventi all’hotel Rigopiano, travolto dalla slavina: ci porteranno una testimonianza toccante su una tragedia che ha commosso il Paese. E poi avremo l’ex campione di calcio Mirko Ferretti, il professor Gian Luigi Ferraris (che la volta scorsa diede forfait per influenza) che illustrerà il suo grande dizionario sul dialetto, e due componenti della band Utopia (cover dei Nomadi), Andrea Amisano e Fausto Villa. Ci saranno anche la scrittrice Giuliana Maldini e la poetessa Mirella Rossi. Invariato il cast con Franco Rangone, Gianni Naclerio, Ugo Boccassi e Gianni Pasino; Radio Gold trasmetterà la puntata venerdì alle ore 21 sugli  88.8 e 89.1 fm. Ingresso gratuito, perché cambierà il locale ma non mutano le buone abitudini.

claudio

Cabaret e teatro, doppio appuntamento

Doppio appuntamento con protagonista, più o meno direttamente, la Compagnia Teatrale Fubinese. Stasera, venerdì, dalle ore 22, saremo di scena al circolo “El Caminito” di Casal Cermelli (Alessandria) per uno spettacolo di musica e cabaret: come me, Maurizio Ferrari e Massimo Faletti. In menù (oltre a piatti gustosi), canzoni inedite e classici, gag, virate sul dialetto… e sorprese. Sabato, invece, al Teatro dei Batù di Fubine, la rassegna Fubine Ridens ospita la Compagnia Al Bacio di Milano che proporrà la commedia “Spiriti d’amore” per la regia di Andrea Forneris. Vi aspettiamo per due sere allegre e spensierate.

io e iccio

Ciao Ginevra, ovunque tu sia

Ginevra Arnieri non c’è più. Avrebbe compiuto 7 anni a giugno. Se n’è andata, vinta dal Morbo di Krabbe, una malattia neurodegenerativa che impedisce al cervello di ricevere impulsi. E’ morta la notte scorsa, dopo una battaglia che ha impegnato, per sei anni, Michele e Veronica, genitori che non si sono mai arresi, che hanno combattuto contro la sventura, la burocrazia, gli infiniti ostacoli. E che cercarono rifugio nel discusso  Metodo Stamina  del professor Vannoni. Quando si è disperati nulla si lascia intentato. Michele e Veronica sono stati esempio di determinazione e costanza. Di amore vero. Di doverosa ribellione, attraverso l’impegno, alle diagnosi dei medici. Purtroppo la speranza se n’è andata in una notte che non è stata come tante. “Ginevra era serena, noi le stavamo accanto” mi ha detto Veronica, raccontandomi gli ultimi minuti di una figlia speciale, specialissima, di cui abbiamo spesso raccontato, cercando di  non darla vinta al destino.

rosa

Il “Salotto” cambia sede

Dopo 15 anni di “onorato servizio” al circolo Casetta, il “Salotto del mandrogno” cambia sede. Da giovedì 23 febbraio, gli appuntamenti mensili del talk show saranno al circolo La Familiare di viale Massobrio, sempre ad Alessandria. Le ragioni del cambiamento sono figlie di questioni  interne alla Casetta, comunque avulse dal “Salotto”, il cui cast si trasferisce in toto nella nuova sede, dove potrò avvalermi ancora di  Gianni Naclerio, Franco Rangone, Gianni Pasino, Ugo Boccassi e, dietro le quinte, di Piera Raiteri, ideatrice e anima dello spettacolo. Cambieremo location  non formula; avremo sempre Radio Gold a supportarci e, spero, l’affetto del pubblico. Al momento, mi limito a ringraziare la Casetta per i tre lustri trascorsi insieme, la Familiare che ci accoglie e tutti quei circoli che, negli scorsi giorni (e ancora ieri mattina), ci hanno contattato per offrirci spazio e supporto logistico. Questo significa che il “Salotto” funziona, è seguito e può essere considerato, a tutti gli effetti,  un piccolo patrimonio alessandrino. Vi aspettiamo alla Familiare, dunque. Per la prima puntata nella nuova sede stiamo già lavorando. Insomma, non vogliamo (né possiamo) deludervi.

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Il “Salotto” cambia sede

Il “Salotto del Mandrogno” cambia sede e, da giovedì 23 febbraio alle 21.30, comincerà la propria avventura al circolo La Familiare, in viale Massobrio 24, Alessandria.

La novità arriva nel bel mezzo della quindicesima stagione, dopo oltre 120 puntate che hanno avuto per teatro la Casetta di via San Giovanni Bosco. Non ci saremmo mai allontanati dal celebre circolo del Villaggio Europa ma, purtroppo, ragioni del tutto estranee allo svolgimento del nostro talk show ci hanno indotto a cambiare sede. A dirla tutta, abbiamo ricevuto offerte di ospitalità da più locali cittadini: la scelta è caduta sulla Familiare per motivi prettamente logistici. Trasferiamo il nostro spettacolo (a ingresso gratuito) in un circolo storico, ringraziando il presidente Enrico Taverna e il suo consiglio direttivo per la grande disponibilità. Il cast rimarrà immutato: Gianni Naclerio e Franco Rangone assicureranno la colonna sonora, Gianni Pasino e Ugo Boccassi contribuiranno allo show con le loro pillole di saggezza, Piera Raiteri, colei che nel 2002 ideò il “Salotto”, sarà sempre in cabina di regia. E Radio Gold continuerà a registrare lo spettacolo per trasmetterlo il venerdì successivo alle ore 21, sugli 88.8 e 89.1 fm. Presenterò io, come immaginerete, cercando di regalarvi emozioni, riflessioni, divertimento, risate.

Ogni suggerimento, infine, è sempre bene accetto: e l’indirizzo mail info@massimobrusasco.it resta un valido mezzo per comunicare.

Sopralluogo La Familiare

Mangiando con gli sconosciuti

Stamani, sul “Piccolo”, cerco di raccontarvi una bella esperienza che si intitola “Indovina chi viene a cena?”. Ho aderito sapendo solo un indirizzo, un orario, un giorno. E che sarei stato a casa di stranieri, di cui ignoravo nazionalità e… doti culinarie. E’ un bel modo per favorire l’integrazione: io, mia moglie, due signore mai viste così come una coppia di novesi ci siamo ritrovati in un alloggio dove sono ospitati 7 africani (di cui 3 del Senegal), aderenti – in misure diverse – ai progetti per i “richiedenti asilo”. Abbiamo gustato le loro specialità (ottime:  l’Africa non delude quasi mai, dal punto di vista gastronomico…) e, poi, conversato con loro, raccontato di noi e ascoltato storie a volte drammatiche, a volte commoventi, altre volte cariche di speranza. Cambalache, l’associazione che promuove questi incontri “al buio”, ripeterà l’esperienza, sempre ad Alessandria. Io ve la consiglio. E, se volete saperne di più, date un’occhiata al giornale…

giornale

 

Dialetto, cipolle, Ginetto

Venerdì scorso siamo tornati a Carentino per parlare (e cantare) in dialetto. Non si poteva rifiutare l’invito di una Pro loco che si dà da fare per salvaguardare la parlata locale, così come fa l’associazione Alessandria in Pista. Un’ora e mezza di rime, battute, curiosità. La gente ha apprezzato. Io mi sono esibito con Massimo Faletti e Maurizio Ferrari: abbiamo riproposto cavalli di battaglia (come la ‘revisione’ della ‘Canson ‘d Fibin-i’), rinverdito brani di un Gelindo di fine anni Ottanta, ma anche fatto conoscere un inedito nuovo di pacca (‘La canzone trista di Giacu l’artista’), che avremo occasione di riproporre. Al di là della nostra performance, la serata ha molto senso: il dialetto è patrimonio, è cultura, è da tutelare nelle sue diversità che distanziano ben più di 20 km Fubine da Bergamasco, ad esempio. A proposito: la bergamaschese Giuliana Piccarolo ci ha proposto le previsioni del tempo con la cipolla. In base all’esperimento, figlio della saggezza popolare, ci dovremmo imbattere, nel 2017, in tre mesi molto piovosi: aprile, agosto e ottobre. Beato chi ci crede, certo. Ma sappiate che sull’argomento c’è pure chi ha redatto la tesi di laurea (e ‘Il Piccolo’ di martedì ha dedicato un ampio servizio). E ieri, a proposito di dialetto, Valenza ha reso uno straordinario omaggio a Ginetto Prandi, il suo cantore più significativo.

care

Il patrono dei giornalisti. E dei lettori?

Oggi, 24 gennaio, si festeggia San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Non so se sia meglio avere patroni, padroni e padrini; probabilmente noi che facciamo questo mestiere abbiamo soltanto la necessità di essere a posto con noi stessi e rispettosi di chi ci segue (attraverso giornale, web, radio, tivù…). Ci basterebbe attenerci a regole, codificate, deontologiche e, soprattutto,  di buon senso. Dovremmo imporci di  essere garanti di informazioni corrette, compito tanto più complicato quanto più dilagano social network e affini che confondono e spesso stravolgono la realtà. Non è semplice, me ne accorgo ogni giorno. Forse, a questo punto, sarebbe bene che, a fianco del patrono dei giornalisti, ce ne sia uno che protegga i lettori…

giorna