Autore: Massimo Brusasco

Stefano, un bel tipo al Salotto

Segnatevi questo nome: Stefano Piccardo. E’ uno degli ospiti del “Salotto del mandrogno” di giovedì 26 (ore 21.30, circolo La Familiare, viale Massobrio). Devo per forza raccontarvi chi è. Gestisce  La Castagnola, azienda agricola a Cassano Spinola da quando ha deciso di cambiare vita, lasciando il suo lavoro di  grafico pubblicitario a  Milano. Ora fa l’apicoltore,   alleva bovini di razza pezzata rossa d’Oropa,   ha  polli e seminativi.  Trasforma la   carne   in tagli e in salami che poi propone nel suo agriturismo adiacente ai campi e vicino alla stalla. Ha brandizzato la carne col suo marchio “Carne 1894”. Punta sul biologico e fa un sacco di cose: camping estivi con i bambini (e attività di fattoria didattica), concerti, organizza matrimoni rurali con campeggio nel cortile. inoltre è musicista in una formazione che fa tournée in tutta Itala e gira  videoclip di successo. Non solo:  lavora con i woofer, cioè dà vitto e alloggio a stranieri che aderiscono al programma culturale di scambio: girano il mondo prestando manodopera in cambio di ospitalità. Egli  stesso lo ha fatto per lungo tempo. Il resto lo scopriremo giovedì sera…

“Salotto”, ecco gli ospiti di giovedì 26

Una vulcanica cantante, un illustratore rinomato, un illuminato imprenditore (che scommette su Alessandria), un promotore di iniziative, un archeologo, un produttore di salumi… Questo e molto altro (come direbbero i pubblicitari) al “Salotto del mandrogno”, il talk show del circolo La Familiare che, a questo giro, va in scena di giovedì. Ci troveremo il 26, alle ore 21.30, per chiacchierare e divertirci con Selena Bricco, Riccardo Pizzorno, Stefano Piccardo, Riccardo Rovida, Ferdinando Caputi, Riccardo Guasco, Fabrizio Priano… e poi il nostro cast fisso (Gianni Naclerio, Franco Rangone, Gianni Pasino e Ugo Boccassi), la degustazione di salumi, la musica, la registrazione di Radio Gold e il consueto contorno, improvvisazioni incluse, che sono il sale dello spettacolo che, dal 2002,  ho il piacere di condurre.

A bocce ferme (e sipario chiuso)

Dopo due sere di repliche e trascorso il lunedì “di riflessione”, è quasi doveroso, da parte mia, un post per ringraziare tutti quelli che hanno contributo al successo di “Si siamo aggiustati tutti bene”, la nuova commedia della Compagnia Teatrale Fubinese. Comincio dagli attori che, nei mesi di prove, hanno condiviso il palco, e poi Lidia Mordiglia, fondamentale per mille motivi, e Giancarlo Devidi, che si è occupato della parte musicale. C’è chi ci ha aiutato per le  scenografie, chi con i costumi, chi promuovendo la nostra commedia. Ci siamo avvalsi, com’è spesso successo, di molti amici, al fianco di noi che, ancora una volta, siamo riusciti ad aggiungere un anello alla ormai lunga catena di spettacoli… E poi un infinito grazie al pubblico che ci sostiene, che ha gremito il Teatro dei Batù sia sabato che domenica, e a chi avrà voglia di accompagnarci durante le prossime repliche. L’esperienza di “Si siamo” merita di continuare. Ora una breve pausa per riproporre “I canonici” (6 maggio a Coniolo, 18 maggio a Carentino), poi torneremo in pista…

Ultimi posti

Ancora pochi posti per assistere alla commedia “Si siamo aggiustati tutti bene” che la Compagnia Teatrale Fubinese porterà in scena sabato 14 e domenica 15 aprile  alle ore 21.15 al Teatro dei Batù di Fubine. Il “numero zero”, venerdì scorso a Rivarone, ci fa ben sperare: il pubblico si è divertito e noi siamo stati soddisfatti. Siamo pronti per la doppia replica del weekend. Vi aspettiamo. Prenotatevi allo 0131 778461 o scrivetemi a massimobrusasco@libero.it. Ps: un grazie a Bruno per il servizio fotografico e a Valter per le riprese.

L’amico Francesco

Domani, Francesco Castellani andrà in pensione. Non solo non lavorerà più per il Comune di Alessandria (dispiacerà ai colleghi, immaginiamo), ma, poiché si trasferirà altrove, non sarà più il fotografo del “Salotto del mandrogno”, ruolo che condivideva con Tony Frisina (che, per fortuna, resta). Castellani, dal 1979, è dipendente di Palazzo Rosso, ultimamente destinato ai Servizi sociali. Al “Salotto” si è avvicinato molti anni fa; i suoi contributi sono stati preziosi, soprattutto per la promozione del nostro talk show, prima alla Casetta e poi al circolo La Familiare. Non posso non augurare all’amico Francesco una “buona vita” e che si goda il meritato traguardo. La certezza è che al “Salotto” mancherà di sicuro.

Da un weekend all’altro (prenotate!)

Venerdì sera “Si siamo  aggiustati tutti bene”, la nostra nuova commedia ha debuttato a Rivarone. Ieri sera, al Teatro della Juta di Arquata abbiamo proposto “I canonici”. Oggi… ci riposiamo (o quasi), in attesa del prossimo weekend quando la Compagnia Teatrale Fubinese tornerà al Teatro dei Batù di Fubine per proporre “in casa” lo spettacolo “Si siamo aggiustati tutti bene”. Che, a quanto pare, piace. Grazie al pubblico di Rivarone e a quello di Arquata, e grazie a chi ha organizzato i due eventi. “I canonici” non vanno in pensione ma danno appuntamento a maggio: il 6 (ore 17) a Coniolo e il 18 (0re 21) a Carentino. Chi volesse assistere alla commedia a Fubine (il 14 e il 15 aprile, ore 21.15) può prenotare allo  0131 778461 oppure scrivendo a massimobrusasco@libero.it.

“Si siamo”: stasera si parte (e domani…)

Sarà di nuovo il teatro di Rivarone a tenere a battesimo una commedia della Compagnia Teatrale Fubinese. Lo scorso anno tocco a “I canonici”, stasera (venerdì, ore 21.15, Salone dei ciliegi) a “Si siamo aggiustati tutti bene”, pièce ambientata a Coniolo nel 1927 e dedicato alla rivolta dei cavatori che temono il crollo delle loro case. Un argomento “sociale”, riletto in chiave comica, com’è nel nostro stile. Dunque, stasera si comincia, con Maurizio Ferrari, Doriana Bellinaso, Paolo Tafuri, Franco Mordiglia, Giuseppe Balestrero, Anna Cioffi, Flavia Bigotti, Cesare Langosco e Riccardo Robotti a dividere il palco con me. Li ringrazio fin d’ora per l’impegno profuso, così come un infinito grazie va a Lidia Mordiglia e a tutti quelli (a cominciare da Giancarlo Devidi) che hanno lavorato, e lo faranno ancora, per la riuscita dello spettacolo. E domani, sabato, saremo di nuovo in scena: al teatro della Juta di Arquata Scrivia sono attesi “I canonici”.  Si comincerà alle 21.15.

Verso il debutto

Il 6 aprile, la Compagnia Teatrale Fubinese debutterà con  “Si siamo aggiustati tutti bene”, una commedia nuova di zecca che ho scritto ispirandomi a quanto accaduto a Coniolo nel 1927. I dettagli sullo spettacolo li trovate in questo sito. Vi do appuntamento alle ore 21.15, a Rivarone, paese che già lo scorso anno ci ospitò per il “numero zero” della pièce “I canonici”, che tante soddisfazioni ci ha dato e che non è ancora archiviata (la proporremo sabato 7 aprile al Teatro della Juta di Arquata). I giorni che precedono la “prima” sono indubbiamente “caldi”. Si limano i dettagli, si perfeziona la scenografia, si verificano i costumi. E si ripassa il copione. Essendo dilettanti, ci muove unicamente la passione per quest’arte che la Compagnia coltiva dal 1981. Non posso che augurarmi che possiate apprezzare i nostri sforzi. Il 14 e il 15 aprile saremo a Fubine, al  Teatro dei Batù. Vi invito a prenotare il posto telefonando allo 0131 778461, oppure scrivendo a massimobrusasco@libero.it.

 

E che buon teatro sia

Oggi, 27 marzo, è la Giornata mondiale del teatro. Gli auguri si impongono a chi recita, a chi dirige, a chi pensa alle scenografie e alle luci. A chi scrive i testi, a chi li adatta, ai costumisti. A chi col teatro vive e a chi il teatro cerca di non farlo morire. Ai professionisti e ai dilettanti, a chi investe denaro e a chi investe tempo. A chi sottrae spazio ad altro (o ad altri…), facendo sacrifici, a chi confida nella Siae, a chi la Siae la deve pagare, a chi fa ridere, a chi fa piangere, a chi fa riflettere. E’ la festa degli insegnanti di recitazione e trucco e degli allievi che cercano di imparare. Vorrei fosse la festa, soprattutto, degli spettatori, con l’augurio che siano mossi  sempre da curiosità e consapevolezza, e che abbiano voglia di vincere la pigrizia e uscire di casa per andare in quei luoghi magici dove ogni sera è diversa dall’altra e non c’è spettacolo identico al precedente (anche se si chiama replica). Buon teatro, infine, alla mia Compagnia. Esiste dal 1981; se procediamo, è perché, comunque, ne vale la pena.

Sprecare cibo, un delitto

Quella che si sta per chiudere è  stata una settimana molto interessante sotto molti aspetti, e non mi riferisco certo  all’elezione dei presidenti di Camera e Senato o a eventuali nuove alleanze per governare il Paese. Molto più modestamente voglio segnalare l’iniziativa “4 stagioni” che ha avuto tra i protagonisti Jumpei Kuroda, chef del ristorante stellato “Due buoi” di Alessandria che, dopo avere partecipato martedì al “Salotto del mandrogno”, mercoledì  ha cucinato il pasto per un’ottantina di ospiti della mensa della Caritas. Il tutto aderendo alla campagna contro gli sprechi alimentari e alla giornata dedicata al ricordo delle vittime delle mafie. “4 stagioni” è una intelligente proposta dell’Urp della Regione; Kuroda è uno chef che ha dedicato la sua arte agli altri. “Il Piccolo” è il giornale che si fregia di essere tra i partner dell’iniziativa. Io, personalmente, sono molto lieto di affiancare  le battaglie anti spreco, non solo per una questione culturale ma per il rispetto che si deve a chi deve confrontarsi con   problemi di denutrizione. Per dire: non ci fermeremo, di certo, all’evento del  21 marzo…